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Aggiornato: 23 giugno 2025


«Vieni!... le mie labbra folli attireranno il tuo volto pensoso e i tuoi grandi occhi dolenti verso le spiagge abbagliate del Sogno... verso divini arcipelaghi di nuvole!... Le mie labbra saranno instancabili come i bardotti che lentamente traggono, nella rosea frescura dei mattini, le grandi barche dalle vele solenni verso lo scintillìo perlato del mar lontano... Ed io non sarò più che il tuo soffio... E il mio sangue travolger

Fanciullaggini, dite? E altri brontolano: «Vandalismi indecenti!...» Per conto mio, mi auguro di morire prima d'aver perduto le mie deliziose fanciullaggini e i miei cari vandalismi!... Io non sarò mai due vecchierelli tremanti, un vecchio cuore, un vecchio corpo incollati come due cani sotto le risate di quelle folli educande che sono le stelle!...

Dunque sbizzarrítevi ancora un poco, giovine Lord Pepe! Ha ragione vostro padre, banchiere a Londra: per far bene tutto ciò che da voi si richiede, bisogna prima aver dormito nelle braccia folli di questa bionda Litzine!... Ed ora noi camminavamo per le vie di Lourdes, frammezzo a quella densa folla che sempre vi conduce il tempo dei pellegrinaggi.

Ella non riceveva più le lettere di Paolo Herz, restituendogliele chiuse; ella non andava, dove lo poteva incontrare, o vi andava serena in tanta indifferenza, da essere scoraggiante; ella resistette a qualunque tentativo, dei più folli nell'audacia, che egli facesse, per avere un colloquio; ella non sapeva, non voleva sapere quante notti egli passasse sotto le sue finestre, vegliando, con gli occhi rossi dalle lacrime, col passo di un fantasma.

Fui io, Nancy, che scesi con languido passo le larghe scale dai vellutati tappeti, per salire nell'automobile reale che m'aspettava per condurmi al Quirinale? Ed ero io, che sdraiata nella grande poltrona dello zio Giacomo ascoltavo benignamente i folli poeti che mi leggevano i loro canti? Ero io, che con dita svogliate suonavo campanelli elettrici perchè i domestici mi venissero a servire?

E' il gran capo dei capi di tutti gli eserciti nostri, il primo cordon-bleu che cucina la guerra fra il sonoro tintinno delle gavette felici!... L'Austria è ben lungi dal dominare la costa, Ecco infatti trasporti traboccanti di cavalleria, i cui nitriti e le cui folli criniere sventolanti entusiasmano il mare!

Teneramente, teneramente, per imitare il molle abbandono delle erbe folli, il mio monoplano scivola col leggiero trasalire d'un canotto, alla deriva in questo fiume di latte, le cui rive sinuose non sono altro che nuvole intrise d'argento vivo!... Il mio corpo ha il desiderio e l'orgoglio sensuale che provavo, una volta, lasciando la mia bocca galleggiare a caso, sulle onde del tuo corpo....

Non prendan li mortali il voto a ciancia; siate fedeli, e a ciò far non bieci, come Ieptè a la sua prima mancia; cui più si convenia dicer ‘Mal feci’, che, servando, far peggio; e così stolto ritrovar puoi il gran duca de’ Greci, onde pianse Efigènia il suo bel volto, e pianger di i folli e i savi ch’udir parlar di così fatto cólto.

Quando mi vede, l’occhio suo s’accende, La sua voce diventa melodìa; Ed all’orecchio mi bisbiglia cento Folli e semplici cose.

Giù nella strada profonda l'andirivieni febbrile dei calefati, e su in alto il lacerarsi soave delle brezze color di rosa! O Siciliani! O voi, che fin dai tempi brumosi notte e giorno lottate a corpo a corpo coll'ira dei vulcani, amo le vostro animo che fiammeggiano come folli propaggini del fuoco centrale!

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