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Fui io, Nancy, che scesi con languido passo le larghe scale dai vellutati tappeti, per salire nell'automobile reale che m'aspettava per condurmi al Quirinale? Ed ero io, che sdraiata nella grande poltrona dello zio Giacomo ascoltavo benignamente i folli poeti che mi leggevano i loro canti? Ero io, che con dita svogliate suonavo campanelli elettrici perchè i domestici mi venissero a servire?

Ora soltanto la caduca e folle vostra grazia m’attira, or che non posso cogliervi più, mordere con rosso riso al dolcior di vostra carne molle: or che in terra non mia, gioia e certezza d’altri, dietro cancelli a me serrati, offrire al sol vi scorgo i vellutati petali, per un giorno di bellezza.

La Morte, addomesticata, mi sorpassava ad ogni svolto, per porgermi la zampa con grazia, e a quando a quando si stendeva a terra con un rumore di mascelle stridenti, mandandomi, da ogni pozzanghera, sguardi vellutati e carezzevoli.

Poichè sono il mendicante che piange e si lamenta, il mendicante affamato d'Ideale che vien non si sa d'onde, e va lungo le spiagge implorando amore e baci per nutrirne il suo Sogno!... I tuoi gesti assopenti e vellutati ebbero il carezzevole languore che hanno i remi sopra l'acque brune, a sera... L'ora liquida e gemebonda s'increspò abbrividendo.

A Roma, dove da tempo avevano stabilito di passare l'inverno, la contessa Della Valle spiccò non poco per la sua grazietta attraente, pei grandi occhi vellutati, per lo spirito fine, per la bella personcina sottile e flessuosa, per il sorriso a volte timido e modesto, a volte birichino, e per il tutt'insieme nobile e signorile.

Nella camera dell'Albergo d'Italia io entrai come si entra da un pasticcere quando si è stati privati di zucchero per molto tempo. Parlai d'amore con lirismo variopinto e modulatissimo offrendo tutti i trampolini vellutati alla dedizione della bella donna, ma in realt

Dal momento che mi conobbi possessore di un harem mi abbandonai totalmente a questo pensiero, e tentai di richiamarmi alla memoria quanto aveva letto di straordinario e di favoloso su questi ritiri di piacere la sicura vigilanza degli eunuchi, i ventagli di penne di pavone, il molle costume orientale, i tappeti vellutati di Persia, i profumi inebrianti delle Indie, tutto ciò che desta la volutt

Era la luce del crepuscolo, erano i suoi occhi, che le facevano trovare su 'l volto dolcissimo della madre, una espressione di dolore e di rimprovero insieme?... Quei begli occhi neri, grandi, vellutati, la fissavano con uno sguardo che le scendeva in cuore, commovendola, scacciandone ogni proposito folle, riempiendola di un desiderio puro e santo.

Lalla, seduta, vagamente raccolta colla breve personcina in un cantuccio del landò, alzava gli occhi timidamente appassionati, negli occhi di Giorgio; e in uno di quei taciti ricambi di tenerezza, quasi volendo concludere un pensiero nel quale allor allora s'erano intesi tutti e due: Fra qualche giorno disse al suo fidanzato sarò... saremo... sarò sua moglie, e lei, qui abbassò timidamente gli occhi lunghi e vellutati, ma voltandoli in modo da poter osservare anche Maria e lei, ancora, non ha dato un bacio alla nostra mamma!

Che ne la rossa mischia A voi mordenti il fango de la via, In canto di letizia Il rantolo mutò de l’agonia. in Val Ganna Senza gloria di marmi e senza croce, Qui ove giunge al tuo cor, lieve su i venti, De l’alpine freschissime sorgenti L’eterna voce; Qui fra i macigni ruïnosi e foschi Guatanti dal silenzio de le alture I vellutati pascoli e le oscure Linee de’ boschi;