United States or Montenegro ? Vote for the TOP Country of the Week !


Poichè sono il mendicante che piange e si lamenta, il mendicante affamato d'Ideale che vien non si sa d'onde, e va lungo le spiagge implorando amore e baci per nutrirne il suo Sogno!... I tuoi gesti assopenti e vellutati ebbero il carezzevole languore che hanno i remi sopra l'acque brune, a sera... L'ora liquida e gemebonda s'increspò abbrividendo.

Sarò propalato per infame per tutto il mondo. LARDONE. Anzi per mio, perché mi publica per un affamato. PEDANTE. A te pare cosí? LARDONE. Anzi è cosí, e non mi pare; perché io son quello che resto morto di fame e di sonno. PEDANTE. Anzi, a tutti due; e tutti due restiamo affrontati e di affronto grande: a me per le donne e a te per la fame.

Dico adunque la lupa essere famelico e bramoso animale, e quel medesimo essere l'uomo avaro; percioché, quantunque l'uomo avaro abbia quello che gli bisogna, onestamente e in qualunque guisa ragunato, forse con molta sollecitudine e gran suo pericolo, non sta a quel contento; ma, da maggior cupiditá acceso e da nuova sete stimolato, in ciascun suo esercizio piú che mai si mostra affamato; e, per sodisfare a questa insaziabile fame, niun pericolo è, niuna disonestá, niuna falsitá o altra nequizia, nella qual'e' non si mettesse.

ATTILIO. Anzi, piú trattar e conversar con lei senza sospetto; e sarò un nuovo Tantalo, star affamato in mezo i frutti che li pendono intorno, e assetato in mezo l'acqua. EROTICO. S'è forse scoverto che non sia vostra sorella? ATTILIO. Anzi, perché s'è scoverta mia sorella. EROTICO. Di che dunque vi dolete, s'è creduto quello che con tanta diligenza avete finto?

Oggi è un gran dire su pei giornali, un gran mormorare tra i crocchi e le conversazioni, di indelicatezze e di appropriazioni indebite, come con la ipocrisia del nuovo linguaggio si chiamano gl’illeciti guadagni e le grosse ladrerie di certi uomini pubblici; ma un soldo di pane che un povero affamato porti via illecitamente è chiamato sempre furto. In passato però non era diversamente, perchè la pianta-uomo è sempre una, e l

GULONE. Se non bevo una voltarella e inumidisco il palato e la lingua e ristoro la virtú, vengo meno. TRASIMACO. Non puoi dir o no? GULONE. Son cosí affamato, che vedrei la fame nell'aria: il ventre sta vòto e si bacia con la schena di maladetti baci. Ascolta come gorgoglia. TRASIMACO. Che sei di razza di cavalli, che, quando stai digiuno, il ventre gorgoglia? Odi.

Ma i tordi, dimenticati in cucina, avevano côlto l'occasione per volar via; qualche gatto affamato li aveva forse messi in salvo e Don Bonomo dovè accontentarsi di mangiar la polenta sola. Egli si accomodò a tavola con gli occhi chiusi, da persona rassegnata, e fattosi il segno della croce esclamò più volte: Sia rispettata la volont

Nella scuderia c'erano giusto due buscalfane, alte, magre, sfiancate, che mangiavano la profenda con dente affamato ed aria triste per aver l'onore di fare di a poco una trottata sino all'altra posta a benefizio degli inaspettati viaggiatori.

Certo, borbottava, a lui le tirate di questo ciuco imbizzarrito non possono far nessun danno, e per questo si diverte a lasciar correre e a disprezzarlo. È infeudato, lui, nel suo collegio, e se quell'altro gli grida contro che smonta di colore questo gli giova, invece di nuocergli. Nel Consiglio Provinciale, poi, le votazioni sdrucciolano come l'olio! Ma vorrei vederlo un po' ne' miei panni. Oh, se vorrei vederlo, colla marea che monta e la tempesta che soffia da tutte le parti!... Quel becero affamato voleva fare il patito a Lalla?... Sciocchezze!... Sar

Ecco, oimè! di quelli uno piú de gli altri affamato e fiero, Licaone, a passo a passo, senza alcuno rispiarmo, tutte le caccia, le svena, le straccia, le divora. Defendile, potentissimo Signore, defendile da gli soi crudi artigli. Che... E ra per seguir anco il vecchio bono G su l'entrar d'un poggio il qual si monta N on senza gran sudore, quando un grido A l tergo viemmi, rotto di dolore.