Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 8 luglio 2025
Messo tra un marito geloso e un ringhioso amico di casa, il meno che potessi fare era di usar prudenza, di rimettere il flauto nell'astuccio, di sacrificare qualche sonetto, di compatire da lontano a una povera donna caduta come un'agnella negli unghioni d'un orso buono e stupido e di un lupo furbo e affamato.
L'acqua, ch'è un elemento di tanta importanza all'umano vivere, perché abbonda quasi per tutta la terra, non vale cosa alcuna, e con ragione si lamentavano gli ebrei nella cattivitá di Babilonia di doverla comprare; ed una minestra sola a Esaú fu piú cara che la primogenitura, mentre argomentava da sé il povero affamato, dicendo a Giacobbe: «En morior; quid mihi proderunt primogenita»? .
Mosso tra un marito geloso e un ringhioso amico di casa, il meno che potessi fare era di usar prudenza, di rimettere il flauto nell'astuccio, di sacrificare qualche sonetto, di compatire da lontano a una povera donna caduta come un'agnella negli unghioni d'un orso buono e stupido e di un lupo furbo ed affamato.
Baccelardo era stato spedito nella Germania all'imperatore che allora teneva corte a Worms. Sul cader di una sera, egli viaggiava stanco di aspra giornata ed affamato, mentre andava considerando le diverse vicende di sua vita. Il cavallo, colle redini allentate sul collo, gli teneva dietro, mansueto, affaticato non meno del padrone.
"Su via, presto, acconciati dell'anima facendo l'atto di contrizione," riprese la serpe: "il meno che meriti è divorarti vivo." "Chi è che si acqueti alla sentenza di un cane, e per di più affamato? Non sentisti tu che per fame ei non vedeva lume? Io mi sento leso, e mi appello..." "Appellati a bell'agio, ma intanto voglio eseguire la sentenza, dacchè porta esecuzione provvisoria..."
Avrei voluto prenderle le mani e baciarle; e baciarle il dolce viso commosso, e dirle che l'adoravo; e dirle che era mio quel libro di versi; e darle del tu. Hugo Wolff, pazzo e affamato, morto di crepacuore e di miseria, ci spingeva l'una verso l'altra, lo so. Ma la canzone finì. Ella si era levata in piedi, ed io non la guardai più. Uscii senza parlare.
Ecco, o Mare, i baci neri d'un condannato a morte, ecco gli avidi baci di un'amante in agonia, ecco le mani adunche di un affamato ebbro d'odio!... Ecco: io afferro il mio cuore a piene mani così da spremerlo, per saziar la tua fame e per estinguere la tua gran sete, o Mare, abbeverandoti di me!..
Questo... Intanto divorava come un lupo affamato, e beveva, beveva, perchè bisognava anche dar da bere a quei carissimi amici! All'ultimo, si levò in piedi, alzando il bicchiere ricolmo per fare un bel brindisi. Ma barcollava, il braccio non gli stava fermo, e la lingua gl'impastava le parole in bocca. Viva i microbi! balbettò Viva i microbi! E ruzzolò sotto la tavola.
Poichè sono il mendicante affamato d'Ideale che vien non si sa d'onde, e va lungo le spiagge... implorando amore e baci, per nutrirne il suo Sogno!...
E non parlò più. Dopo un po' il cavallo affamato si mise a nitrire e a battere sul selciato la sua larga unghia ferrata. Poi fece un passo, poi un altro. E si rincamminò, portandosi lentamente la piccola bruna, immota, per l'oscurit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca