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Aggiornato: 29 giugno 2025
Mai non avevano rivolti gli occhi a un punto conosciuto della spiaggia, a la casetta della scogliera, al tremolante fievole lume, che veniva da una di quelle finestre. Mai, in quella sera, il pensiero della povera amica malata, forse morente, era venuto a turbare il loro piacere.
Veda, signora Luisa, diceva egli quella pianta d'alto fusto, dalle larghe foglie disposte ad ombrello, è il banano, della famiglia delle musacee, che fa quei frutti eccellenti... ma non qui. Ne fa invece l'ananasso, della famiglia delle narcisoidée, che Vossignoria vede qui basso. Bello! disse la signora, con voce lenta e fievole. E questa, che pianta è?
E mi sono convinta che ha il suo tornaconto nell'obbligarci a vendere. Dal letto rispose appena un gemito fievole. Vi fu qualche minuto di silenzio; poi Nora ripigliò sempre impassibile: Più tardi, quando appunto ritornavo dal Vigliani, ho incontrato il Kloss, sul Corso, e mi ha detto di salutarti. Il letto scricchiolò. Il Casalbara, di colpo, si era alzato diritto a sedere.
Usciva, partiva, fuggiva; d'improvviso aveva sentito che il sacrificio era troppo ripugnante, che meglio era morire, riposare, non pensare più ad alcuno, e aveva ricordato il canale nero e fondo che scorreva innanzi alla casa di Berto. L'ora era tarda, la luce fievole, la gente rada in quella serata d'inverno. Loredana avrebbe potuto gettarsi all'acqua e affogarvi, senza che alcuno accorresse.
Sancio non udiva forse più. Al bruciore caustico del vescicante su la nuca, egli scoteva di tratto in tratto il dorso, e piegava la testa in basso, con un lamentio fievole. La lingua, ritirata fra i denti, violacea, quasi anzi nerastra, aveva gi
Ella lo guardò un istante e, come se dalle pupille di lui una malìa le fosse penetrata nelle vene, credette per un momento di non poter trattenere la confessione franca, che sentivasi ormai strappare irresistibilmente. No! disse poi con un accento fievole, onde chiaro traspariva come quel diniego mal rispondesse alla veracit
In fondo a quello di Laurenti cominciava come un barlume di speranza, un punto di luce, pari a quel lumicino dei racconti della nonna, fievole ancora, che non lasciava indovinare se fosse di castello lontano, o di tugurio, o di carbonaia boschereccia, ma che pure facea rinascere da morte a vita l'eroe disgraziato della favola.
Quasi fievole suono di voce che arrivava da lontano, dal confine dell'ignota regione dove ogni esistenza va a perdersi.... E subito un travolger di occhi, un impietrarsi delle pupille, un lieve sussulto.... e poi nient'altro! Il doppio gran sacrificio, della madre e della creatura, era compiuto! E non potevo piangere! Non potevo urlare! Non riuscivo a sfogarmi in nessuna maniera!
Era per Vergalli un troppo intollerabile strazio il fermarsi su questo pensiero, ed egli cercava, quasi balsamo alla ferita, la lettera ultima della Teresa, quella lettera piena d'ineffabile tenerezza ovv'ella confidava a lui i suoi desiderii più intimi, e a lui chiedeva perdono, e lui proclamava il migliore de' suoi amici.... La cercava, la tirava fuori della busta sgualcita, e benchè, in quella luce fievole e incerta, i suoi occhi annebbiati non riuscissero a decifrarne una riga, solo a vederla, solo a palparla, sentiva nell'anima un'amara dolcezza.
Parlando andava per non parer fievole; onde una voce uscì de l’altro fosso, a parole formar disconvenevole. Non so che disse, ancor che sovra ’l dosso fossi de l’arco gi
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