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Aggiornato: 28 giugno 2025


ma non so chi tu se', ne' perche' aggi, anima degna, il grado de la spera che si vela a' mortai con altrui raggi>>. Questo diss'io diritto alla lumera che pria m'avea parlato; ond'ella fessi lucente piu` assai di quel ch'ell'era. Si` come il sol che si cela elli stessi per troppa luce, come 'l caldo ha rose le temperanze d'i vapori spessi,

»La facciata volta a settentrione rimaneva nell'ombra meno un piccolo finestrello all'altezza di un uomo, dai vetri quasi tutti fessi e rattoppati di carta bianca ma illuminata internamente. »La vecchierella bussò leggermente all'uscio che fu subito aperto e si rinchiuse dietro a lei. »Il dottore s'era fermato ed anch'io.

L'anima d'ogne bruto e de le piante di complession potenziata tira lo raggio e 'l moto de le luci sante; ma vostra vita sanza mezzo spira la somma beninanza, e la innamora di se' si` che poi sempre la disira. E quinci puoi argomentare ancora vostra resurrezion, se tu ripensi come l'umana carne fessi allora che li primi parenti intrambo fensi>>. Paradiso: Canto VIII

Si continua da qui per vasti altipiani spesso fessi da larghi valloni che, come gi

I liquori, la pippa e i buon bocconi erano i principali suoi riflessi, si curava di vestiti buoni, ché gli avea fuor di moda ed unti e fessi. Le sue camicie parevan carboni, ché le cambiava, come i votacessi, tre volte l'anno, e il che si cambiava molto quella fatica biasimava.

lo gel che m’era intorno al cor ristretto, spirito e acqua fessi, e con angoscia de la bocca e de li occhi uscì del petto. Ella, pur ferma in su la detta coscia del carro stando, a le sustanze pie volse le sue parole così poscia: «Voi vigilate ne l’etterno die, che notte sonno a voi non fura passo che faccia il secol per sue vie;

Gia` eran li occhi miei rifissi al volto de la mia donna, e l'animo con essi, e da ogne altro intento s'era tolto. E quella non ridea; ma <<S'io ridessi>>, mi comincio`, <<tu ti faresti quale fu Semele` quando di cener fessi; che' la bellezza mia, che per le scale de l'etterno palazzo piu` s'accende, com'hai veduto, quanto piu` si sale,

9 O misera Ravenna, t'era meglio ch'al vincitor non fêssi resistenza; far ch'a te fosse inanzi Brescia speglio, che tu lo fossi a Arimino e a Faenza. Manda, Luigi, il buon Traulcio veglio, ch'insegni a questi tuoi più continenza, e conti lor quanti per simil torti stati ne sian per tutta Italia morti.

lo gel che m'era intorno al cor ristretto, spirito e acqua fessi, e con angoscia de la bocca e de li occhi usci` del petto. Ella, pur ferma in su la detta coscia del carro stando, a le sustanze pie volse le sue parole cosi` poscia: <<Voi vigilate ne l'etterno die, si` che notte ne' sonno a voi non fura passo che faccia il secol per sue vie;

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