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Vi prego che mangiamo insieme questa mattina in questa casetta, la qual da oggi innanzi sará piú vostra che mia. ALTILIA. Padre mio, non mi abbandonate e non mi private di voi cosí presto. Desidero che oggi ci riveggiamo insieme, e rendervi le grazie di tanti favori e grazie che in tanto tempo m'avete fatte in casa vostra. PEDANTE. Silenzio; faciam.

ALESSANDRO. Grazia e favor sará mio grandissimo, se mi darete occasione onde io possa servirvi: non mi son smenticato, padron degno, di tante grazie e favori ricevuti da voi; onde se non v'ho servito come dovea, tuttavolta la prontezza dell'animo ha sopplito dove han mancato l'occasioni.

Affettuoso uomo fu Andrea Barbazza: tanto vero, che per il bene che egli volle alla sua nuora impudica, Settimia Mandoni, le male lingue asserirono ottenesse il senatorato ed altri uffici mercè i favori di lei³⁴ tanto vero, che a sessantasei anni s’accese di Silvia Boccaferri, la quale egli, rimasto vedovo quasi vent’anni di Bianca Bentivogli, sposò in Santo Stefano il 30 maggio del 1648.

Era quella la sua smorfia abituale, che non voleva significar nulla e che lo faceva somigliare a un leone istupidito e immelensito dal freddo, al quale rimangono le zanne in bocca per solo ornamento. Sai che favori non ne ho mai fatti a nessuno. Ti do in cambio della somma che m'impresti, La Stampa, aggiunse don Pio sempre a denti stretti. E che me ne faccio di un giornale?

Emilio Lograve, colla sua solita carnagione di morticino, non mostrava la menoma alterazione in viso, aveva una mirabile sicurezza di atti, di voce, di parole, ed aveva lui, a sua volta, uno scherno sprezzatore nel sogghigno e nello sguardo. La sorte favorì l'avversario di Emilio col vantaggio di sparare il primo.

Quando un giovane cerca di ottenere i favori di una donna, qualunque sia la casta a cui essa appartiene, dopo i baci di tutte le specie, per eccitarla maggiormente ricorre a manovre digitali, dopo le quali la donna si abbandona a lui completamente.

Divisava però, come col fratello si aprì, recarsi alla corte di Germania, e supplicare Enrico di concedergli tanta parte dei suoi favori da poterla impalmare. L'avesse pur fatto, chè quella donna forse lo avrebbe tornato a virtù! , mormora il priore, l'avesse pur fatto.

Il celeste amante è largo di favori alle sue dilette.

E in così dire mi seguiva nella sala. Gli otto, presagli la mano, lo divoravano cogli occhi, che in un attimo si bagnarono di lagrime, e le loro labbra tremanti non seppero articolare un solo detto. Ecco, sclamò egli voltandosi a me, ecco in epilogo la filosofia della storia: noi che la fortuna favorì colla vittoria abitiamo in palazzi reali.

Bisognava ch'egli trattasse Enrica com'una sovrana; il carattere impetuoso di lei non piegava: essa non concedeva nulla di , benevolenza, favori, se non domandati a ginocchio, con umilt