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Aggiornato: 10 giugno 2025
Un sorrisetto impercettibile errava tra le labbra serrate e nella posa di tutto il busto trapelava una leggera aria di sfida che le conferiva una seduzione acuta e rara. Le mani della bella creatura, attaccate al braccio con un polso di una delicatezza aristocratica si prolungavano sottili, quasi diafane, a sostenere una rosa carnicina.
I cavalli, come adombrati, voltavano la schiena all'attacco, le pedine sgominate avevano perduto l'allineamento, il re che s'era affrettato a roccarsi, pareva piangere nel suo cantuccio il disonore della sua fuga. La mano di Tom, fosca come la notte, errava tremando sulla scacchiera.
«Oh venga presto colui che può creare il paradiso, perchè il paradiso è in lui, soltanto in lui!» Il canto di Fidelia era una estasi voluttuosa. Mentre il labbro scioglieva le note, mentre il cuore modulava gli accenti, lo sguardo della fanciulla errava nelle illusioni di un mondo fantastico.
Biondi e ricciutelli entrambi ad entrambi errava sul viso una espressione fantastica di sofferenza.
La notte era splendida e calma; si sarebbe potuto leggere, al raggio lunare, la più microscopica scrittura di donna; e, tranne il gorgheggio sommesso di un usignuolo, che rompeva l'aria a intervalli, per l'ampia vallata non errava che il suono de' miei passi e di quelli del campanaro che mi seguiva zoppicando.
Del resto, essere passivo e inconcludente, errava per la casa, dal solaio alla cantina, accusando flemmaticamente e inappuntabilmente ad ogni bisogno, colla regolarit
Eugenio era dolce, amorevole, incontaminato ancora da quell'amarezza che il volgare cinismo degli uomini pone inesorabilmente sulle labbra degli onesti. La sua mente errava ancora nelle fantasticherie fanciullesche; si piaceva di progetti assurdi, di dorate chimere; pur conoscendo ch'egli ingannava sè stesso, viveva lieto dei suoi inganni.
Guido fieramente commosso, non atterrito, errava tentoni per l'aere nero in traccia della mano di Beatrice, quando un fiero urto lo sospinse per molti passi lontano, e ad un punto un uomo gli fu sopra dicendogli con voce sommessa: Sconsigliato! fuggite, o siete morto. Io v'inseguirò per salvarvi e poi a voce alta Ah! traditore, non iscamperai... a te... to' quest'altra botta...
Lo dirò io? La stanchezza che dava a Clelia un molle languore, la luce incerta e povera che le imbiancava le guancie rinvigorirono la mia allucinazione. E vi fu un momento in cui mi persuasi che quell'onda di vita che errava su quell'abbozzo fosse realmente involata alla vita di Clelia, e che di tanto ne andasse diminuita la vitalit
Tutti sorsero in piedi, fra lo sbatacchiare delle sedie, applaudendo, gridando evviva. Il duca Giovanni, alzò il bicchiere colla mano tremante.... ringraziò con un sorriso che gli errava amaro, straziato fra i baffi irti, ringraziò inchinandosi col capo Sua Eccellenza, ringraziò a destra a sinistra della tavola, poi si lasciò ricadere, come accasciato sulla sedia.
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