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Aggiornato: 6 novembre 2025


Mira c’ha fatto petto de le spalle; perché volle veder troppo davante, di retro guarda e fa retroso calle. Vedi Tiresia, che mutò sembiante quando di maschio femmina divenne, cangiandosi le membra tutte quante; e prima, poi, ribatter li convenne li duo serpenti avvolti, con la verga, che rïavesse le maschili penne.

Tu sei pur negligente! PILASTRINO. Ora non posso dirt'altro, c'ho da fare in fine a sera. Ma vo' che sappi la piú bella berta ch'io tramo adesso. CRISAULO. Non lo vo' sapere. Attende ad altro, e forse ti fia 'l meglio. Ier la vidi duo volte a la fenestra. Felice giorno! PILASTRINO. Ed io piú di sei volte la vidi, dopo bere; e l'abbracciai. Chi è piú felice? CRISAULO. Aimè!

Più volte ascosa andò, talor palese, secondo era oportuno, infra la gente. Dopo molto veder molto paese, giunse in un bosco, dove iniquamente fra duo compagni morti un giovinetto trovò, ch'era ferito in mezzo il petto. 66 Ma non dirò d'Angelica or più inante; che molte cose ho da narrarvi prima: sono a Ferraù a Sacripante, sin a gran pezzo per donar più rima.

95 Poi che vestiti furo e bene armati, coi duo cugin Ruggier si mette in via, gi

Piú robba o manco, non ne faccio stima; ché le ricchezze e i ben de la fortuna, per se istessi, non dan nobiltá. Cerco una donna che sia ricca e nobile di costumi e virtú; di che son certo quant'ella è ben dotata. CALONIDE. È bene onesto. CRISAULO. Potrai star tu da canto; ed io da lei vo' quest'ultimo : poi, fra duo giorni, farem le nozze. CALONIDE. Ti vo' contentare.

Le due donne si avanzarono verso la ribalta. Regnava un silenzio profondo: tutti rattenevano perfino il respiro. Anna Bolena intuonava il duo famoso con le parole rivolte a Giovanna Seymour: Sul suo capo aggravi Iddio... Era arrivata alle cadenze del primo tempo sulle parole: fia la scure a me concessa: dove, copiando una puntatura della Pasta, levava un do acuto di effetto meraviglioso.

51 Stassi Caligorante in su la porta; che così ha nome il dispietato mostro ch'orna la sua magion di gente morta, come alcun suol di panni d'oro o d'ostro. Costui per gaudio a pena si comporta, come il duca lontan se gli è dimostro; ch'eran duo mesi, e il terzo ne venìa, che non fu cavallier per quella via.

Onore ai forti Anacoreti! e onore A tali, che bensì reggon la Croce, Bensì il proprio e l'altrui piangono errore, ignoran di mestizia il carco atroce, Ma rimangon nel mondo, e con amore Spandendo van religïosa voce! Duo son diversi modi, ambo divini, Per cui l'uomo al Signor si ravvicini.

Oh come m'ha ben ricevuto, oh che bel riposo ha dato alla mia stanchezza del viaggio, oh che consolazione alla mia vecchiezza! Ma perché affligo me stesso? io non lo vo' piú per figlio, poiché egli non mi vuol piú per padre: farò conto di non averlo mai piú generato o che fusse morto duo anni sono. Che figli che figli! PROTODIDASCALO, LALIO paggio.

S'un medesimo stral duo petti aprìo: s'arse due cor d'amor un foco santo: se nascendo 'l piacer morì cotanto martir, che l'uno e l'altro gi

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