United States or Comoros ? Vote for the TOP Country of the Week !


Narrò Rugger a Carlo e cinque e sette bricconerie del guascon ch'io non dico, le corna di Terigi e di Marfisa e il disonor della magion di Risa.

Vide Gierusalem cader sue mura A spessi colpi di nemici acciari, E farsi polve per la fiamma oscura Le torri, di sue turbe alti ripari; Da l'altrui man non fu magion sicura, Preda i sacri tesor, preda gli altari; E s'impressero allor vestigia immonde Del gran Tabor su le famose sponde.

Allora Adrasta a medicar le pene Ritorno far ne la magion conforta; Quinci il fievole corpo ella sostiene, Quindi parte Erimanto in braccio il porta Soavemente; e del comune affanno Pensosi e muti per cammin sen vanno.

Vago di gloria e di virtù, sprezzai Riposo ed or ne la magion paterna, E tra queste armi di cangiar bramai Caduca vita a bella fama eterna; Or ch'io mi mora, e ch'io mi campi omai Sia cura del gran Dio ch'altrui governa: Tu, ben ti prego, ad Ottoman fa fede, Ch'io non morii dando la fuga al piede.

L'opre bizzarre e varie ed il coraggio e il vivere alla moda della dama venía chiamato in francese linguaggio ciò che «pazzia» nell'Italia si chiama, e dell'etá non era tanto fresca da seguir con fortuna la sua tresca. In queste circostanze dolorose è la magion del gran Rugger di Risa. Ma mi convien ordinar l'altre cose e lasciar cheta un pocolin Marfisa.

Ma nol farai; vuole il Monarca eterno Contra loro agitar l'onde marine; E poi ch'ad onta del dannato inferno Rodi de' rischi suoi rimira il fine, L'armi, ch'avesti tu dal Ciel superno Io porterolle a le magion divine, E l

E talor quell'afflitta anima in bella Giace magion, che al volgo ivi stupito Rammemoranza d'alte gioie appella. Allor più d'un fra gl'infimi è colpito Dal sentir ch'è pur cosa egra e mortale Uomo a sorti splendide nodrito. E tra dice: «Ai fortunati oh quale »Stolta invidia portai, se tutti dee »Involver duolo ed esterminio eguale

E Tu, ch'alto adoprando, ampio sentiero T'appresti, o CARLO, a le magion stellanti, Mentre pur sali, e nel vïaggio altiero Belle orme imprimi, odine lieto i canti; Non perchè 'l corso del real pensiero Spronar tu deggia del grand'Avo ai vanti; Non è mestier: così spedito, e franco Voli a le mete eterne unqua non stanco.

E tanto seppe il danese attutarli che ognun la sua pretesa in lui rimise, ed ei la lite de' moccol decise. Disse che fosse Angelin seppellito nella contrada dov'egli era morto, e il piovan di San Pavolo, apparito per la magion, non abbia in tutto il torto. Volle che fosse l'util ripartito del funeral.

Sparsero i Rodïan gemiti e pianti: Ma del rio vincitor le man spieiate Da per tutto spargean fochi fumanti, Non perdonando a le magion sacrate. Io, che nel tempio con umìl sembianti A la corte del ciel chiedea pietate, Fra 'l rimbombo de i gridi e de gli ardori, Piena di ghiaccio il cor, men venni fuori. Incontro un mio scudier pallido in viso, E dimando qual sia nostra ventura.