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Aggiornato: 13 maggio 2025
Certo, restava ancor molto a fare, innanzi di mettere a segno i rompicolli; nella cenere covavano ancora di molte faville; il governo non faceva prova di bastevole energia contro i ribelli, e peggio ancora, ne' suoi diportamenti verso i degni ministri della chiesa, non si mostrava troppo tenero della santa causa. Ma a questo avrebbe portato rimedio il tempo; le ire sarebbero sbollite; uomini di buona tempera andando man mano in alto, avrebbero rimutato l'indirizzo della cosa pubblica. Intanto le file del partito si ristringessero, non perdonando a fatiche, non dispregiando nessun argomento, anco il più modesto e lontano dallo intento comune, che desse modo di operare. Si facessero vivi, insomma, e sapessero usare di una certa larghezza d'animo, per raccattare que' fuorviati della parte loro, capi scarichi i quali s'erano un bel giorno scaldati per le riforme e per la indipendenza italiana, e dopo aver scritto inni a Carlo Alberto, arringato il popolo plaudente e messo un tratto il berretto frigio sulla parrucca incipriata, s'erano spauriti del loro ardimento, doluti delle loro pazzie, a guisa di chi si svegli in quaresima, e si vergogni della baldoria fatta in carnevale. Queste pecore matte erano in buon numero, e ogni giorno facevano un passo verso l'ovile. Bisognava non disprezzarle, accoglierle anzi a braccia aperte, non tanto per il pregio delle persone, ch'era nulla, quanto per la opportunit
Egli, perdonando alla sua sposa la distruzione della pergamena, doveva essersi preparato a subir le conseguenze di una tale distruzione, benchè poi con tanta pertinacia si fosse ostinato ad ottenere il silenzio di tutti, benchè tanto contrario ad una riparazione. Ecco quanto dicevasi il cavaliere di Malta: ecco ciò che andava ripetendosi.... Eppure non era tranquillo!
Ditemelo voi, è una bestemmia quest'ultimo grido di Rénan? gli si volse con voce commossa. No, Bice, è il principio di una nuova preghiera: l'uomo perdonando a Dio di non esserglisi voluto rivelare, afferma così l'amore al disopra della fede. E voi avete perdonato a Lamberto? Sì. Come vi siete lasciati? Amici. Tu non l'ami dunque più? Egli le aveva preso le mani, la sua voce era quasi severa.
Perchè piangi? riprese il morente. È la legge. Obbedisci alla legge. Felice chi la intende da giovane, e ad essa conforma tutti i suoi atti, dominando tutte le sue passioni, perdonando, ed amando.... Va, sii forte, figliuolo; riprese, dopo un istante di pausa.
Noi fummo tutti gia` per forza morti, e peccatori infino a l'ultima ora; quivi lume del ciel ne fece accorti, si` che, pentendo e perdonando, fora di vita uscimmo a Dio pacificati, che del disio di se' veder n'accora>>. E io: <<Perche' ne' vostri visi guati, non riconosco alcun; ma s'a voi piace cosa ch'io possa, spiriti ben nati,
Morire! Anche Cristo era innocente, figliuola mia; e lasciò per esempio nostro sè stesso, che bestemmiato tacque, che possente non minacciò, che moriva perdonando».
È domenica: io non benedico il Signore. Sorgete tutte in me, o male passioni dell'anima mia, tormentatemi, abbattetemi, schiacciatemi. Ch'io muoia maledetto, perdonando a nessuno.
Noi fummo tutti gia` per forza morti, e peccatori infino a l'ultima ora; quivi lume del ciel ne fece accorti, si` che, pentendo e perdonando, fora di vita uscimmo a Dio pacificati, che del disio di se' veder n'accora>>. E io: <<Perche' ne' vostri visi guati, non riconosco alcun; ma s'a voi piace cosa ch'io possa, spiriti ben nati,
Da molti secoli Roma difendeva cogli anatemi i propri privilegi politici, ma perdonando fatalmente appena fossero del tutto perduti. Esenzioni dalle imposte, decime, immunit
sì che, pentendo e perdonando, fora di vita uscimmo a Dio pacificati, che del disio di sé veder n’accora». E io: «Perché ne’ vostri visi guati, non riconosco alcun; ma s’a voi piace cosa ch’io possa, spiriti ben nati, voi dite, e io farò per quella pace che, dietro a’ piedi di sì fatta guida, di mondo in mondo cercar mi si face».
Parola Del Giorno
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