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Aggiornato: 23 luglio 2025
Vedi Parìs, Tristano»; e più di mille ombre mostrommi e nominommi a dito, ch’amor di nostra vita dipartille. Poscia ch’io ebbi ’l mio dottore udito nomar le donne antiche e ’ cavalieri, piet
50 Credo fosse un Alchino o un Farfarello, che da l'Inferno in quella forma trasse; e scinta e scalza montò sopra a quello, a chiome sciolte e orribilmente passe: ma ben di dito si levò l'annello, perché gl'incanti suoi non le vietasse. Poi con tal fretta andò, che la matina si ritrovò ne l'isola d'Alcina.
Grasso, corto, bianco di capelli, con un bel faccione rotondo, mani piccole e ben fatte, e il grosso anello decanale di smeraldo a un dito della mano destra, il cappellano conversava con l'Abadessa, quando il sagrestano introdusse Cardello, che lo avea seguito riluttante e quasi trascinato pel braccio. Ecco, padre cappellano, il servitore che ci vuole per vossignoria.
La fanciulla trasse precipitosamente l'anello dal dito, e quasi con un grido di gioia lesse forte: «Deux étions et n'avions qu'un coeur».
Potete fare uno sforzo per non guardare intorno, fissar tutta la vostra attenzione sur un palmo solo di parete, metterci il viso sopra, e seguire il filo col dito: è inutile; dopo un minuto i ricami si scompigliano, si stende un velo tra voi e il muro, e il vostro braccio ricade.
No, l'amore del campanile non c'entra per nulla. Ella sa, gentile amico, che amo casa mia, e mi sento morire dal mal del paese quando sono lontano da questa prediletta mia terra; ma avrebbe il gran torto chi ascrivesse a cotesto il restringer ch'io fo l'orizzonte dei miei quadri, e non volesse vederci in quella vece il dito della necessit
Voi volete dunque pervertirla? sclamò Regina, baciando il dottore sulla fronte. Io non porto mica di tali messaggi. Addio. O' fame, e vado ad asciolvere in casa mia. A vostro comodo, signora Alberto Dehal... ah! scusa! signora contessa di Linsac. Regina fece un segno di minaccia col suo dito, scintillando di un sorriso che illuminò la camera.
Sono rientrata ora da Villa Borghese mormorò lei, fiaccamente. Poi, tastando un poco, trovò il campanello elettrico sul muro e vi appoggiò il dito. Un servitore entrò con due lampade coperte da paralumi di seta azzurra che mitigavano la luce. Il salottino apparve nelle sue tinte un po' triste di velluto oliva con broccato oro vecchio, molto smorto; una quantit
né mai qua giù dove si monta e cala naturalmente, fu sì ratto moto ch’agguagliar si potesse a la mia ala. S’io torni mai, lettore, a quel divoto trïunfo per lo quale io piango spesso le mie peccata e ’l petto mi percuoto, tu non avresti in tanto tratto e messo nel foco il dito, in quant’ io vidi ’l segno che segue il Tauro e fui dentro da esso.
Entrati dal generale Dumorbion, lo trovarono che stava ritto dinanzi ad un ampio tavolo, sul quale un colonnello d'artiglieria, gli segnava col dito teso certe sue diavolerie, scritte su d'una carta geografica o itineraria che fosse. Era costui quel personaggio, che l'uffiziale aveva sperato di vedere l
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