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Aggiornato: 23 giugno 2025
Perchè, signori miei, ripigliò il padre Anacleto, si sarebbe detto che noi non siamo cavalieri, o che non eravamo troppo sicuri di noi. Credete che ciò non si sarebbe detto? Riconoscete almeno che si sarebbe potuto dire, e questo è più che bastante per determinare la via d'un gentiluomo. In verit
Se credete, per altro, che io mi fermi ancora per attendere le notizie, come mi ha detto Prospero...
«Poi credete d'esser voi soli a lavorare e ch'egli poltrisca nell'ozio. Come v'ingannate! quando voi riposate in seno alle vostre famiglie, senza pensieri nè preoccupazioni, egli invece pensa a tutta la sua azienda, consuma il cervello sui registri, è turbato da mille incertezze, affranto dalla fatica e dalla responsabilit
È un piacere, che cosa dice? balbettai nell'alzarmi, mentre andavo cercando nei cantucci il mio ombrello da viaggio. Mi fa un tal senso di tristezza la sola idea di restar sola in un tal giorno.... Eh, immagino, poverina! o anche a me.... Verrò volentieri. Son solo anch'io e in un giorno così.... Grazie, stia bene. E via! Credete che io abbia dormito una notte intera dopo questo discorso?
Ma permettete che vi presenti il signor Contini, uno dei più bei giovani di Genova. Non gli credete! soggiunse Marcello Contini con un accento e con un piglio così dolce che «parea Gabriel che dicesse Ave».
Non mi sono ingannata, rispose poi con accento convinto.... Credete voi che io potrei affliggervi, se non fossi certa d'esser nel vero?.... Voi, che tanto amo... Queste ultime parole erano sincere; Federico lo sapeva; così credette anche le prime. Pure formavano con esse, uno strano miscuglio di verit
«Il vostro Generale chiamato al trono per elezione del popolo, innalzato sui vostri scudi, vi è restituito. Venite, unitevi a lui. Strappate quei colori che la nazione ha proscritti ed attorno ai quali da venticinque anni si sono riuniti tutti i nemici della Francia. Inalberate quella coccarda tricolore che portavate nelle nostre grandi giornate. Noi dobbiamo dimenticare che siamo stati i padroni dei popoli, ma non dobbiamo sopportare che alcuno s'immischi nelle nostre faccende. Chi potrebbe pretendere di dominare su noi? Chi ne avrebbe la potenza? Riprendete quelle aquile che portavate a Ulm, ad Austerlitz, a Jena, a Eylau, a Wagram, a Friedland, alla Tudela, ad Eekmühl, a Essling, a Smolensk, alla Moscova, a Lützen, a Wurschen, a Montmirail. Credete voi che questo piccolo gruppo di francesi, che è oggi così altero, ne possa sopportare la vista? Essi ritorneranno col
Emilio mise mano al portabiglietti e fece scivolare nella destra di Battista un fogliolino da cinque lire. Signore! soggiunse Battista con calore. Se mai avesse bisogno di me, non ha che da comandarmi. Va bene, va bene... Chi sa?... Forse più presto di quel che credete.
Levatevi di capo queste melanconie, disse ella; voi siete giovane, bella, amata voi dovete vivere, vivrete, sarete felice. Lo credete? riprese a dire Clelia gli è bene perchè io sono giovane e amata che ho paura di morire. E siccome io mi faceva triste in volto, soggiunse sorridendo: Ho speranza anch'io di vivere. Una parte della notte passò quasi lieta.
Credete voi, che per esplorare il gran contrabbando, contenuto nell'arnia, di cui tutte le parti erano connesse a vite, abbiano voluto, quei comodi signori, servirsi d'un giravite per non guastarla? Oibò! con uno scalpello han fatto a pezzi il coperchio per farlo saltare, o forse con una mannaia.
Parola Del Giorno
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