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Aggiornato: 14 giugno 2025
E fu durante l'assedio di Milano, addí 28 maggio, che Corrado fece la sua famosa costituzione de' feudi, in che appunto ei protegge i feudatari piccoli contro a' grandi, e li fa ereditari: quella costituzione che fu giá detta perfezione del bel sistema feodale, che noi diremo nuovo passo a libertá.
Tutte queste disposizioni però non furono sufficienti, ed il Negri non avendo potuto soddisfare tutti i debiti della nazione, fu arrestato dai Turchi, ed ebbe appena la ventura di fuggire dalle loro mani, lasciando sequestrata anche la casa consolare da un Corrado Kalchebrum, mercante fiammingo.
Per vero egli non scrive il nome di Corrado Lancia, ma solo di Loria e Procida, e, aggiugne, altri usciti italiani. Ma ritraendosi dal Montaner la grande riputazione di Corrado a corte d'Aragona per armi e consiglio appunto in questo tempo, non è dubbio che quel nobile siciliano avesse partecipato in tutti i disegni.
¹ Corrado combattè in Palestina ad istigazione di San Bernardo con Luigi VII di Francia. Gli elettori dell'Impero convenuti a Francforte in generale assemblea, trovando i voti del defunto Corrado conformi ai desiderii loro, elessero Re dei Romani Federigo, dal bel colore d'oro dei suoi capelli denominato Barbarossa.
Otto Richter? Professore? Morto. Una cosa molto semplice per questo signore meditabondo. Oh! povero Richter! Ma come? Il mio vicino pensò ancora. Ecco, era morto così e si batteva in fronte male di cervello. Tre giorni, non più. Poi morto. Dopo un momento cavò da un enorme portafogli la sua carta e me la porse. C'era su scritto, a mano: Corrado Weber, professore di lingua tedesca.
Morí poi Corrado, il figliuol ribelle, in Firenze . E cosí, rimanendo Arrigo IV liberato a un tempo e degli incomodi amici, gli antipapi ch'egli era impegnato a sostenere, e di suo principal avversario, il proprio figliuolo, ma succedendo in Germania una nuova ribellione di Arrigo suo secondo figliuolo diventato suo erede ; egli Arrigo IV non iscese piú, non si die' piú gran cura delle cose d'Italia, e lá morí, deposto in dieta, e prigione del figlio giá regnante . Compatito per queste ribellioni domestiche, parve ad alcuni finir men male che non incominciò; ma fu pure in tutto pessimo degl'imperatori e re Ghibellini, pessimo forse de' tedeschi!
Tosto i soldati vi balzano dentro a farvi bottino, e per fermo v'appiccavano il fuoco, se l'impresa non portava via troppo tempo; indi, con larga preda e buon numero di prigioni, se ne tornano indietro. Comandava la spedizione Francesco del Carretto, figlio a Corrado e cugino di quel Marco, signore di Osiglia, che segretamente se la intendeva coi Genovesi.
Parola Del Giorno
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