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Aggiornato: 30 giugno 2025
«Forsennate Campane del Rimorso! Campane a stormo del Passato, che volete da me?... Perchè accanirvi dietro alla mia corsa veloce?... Non avete sorriso, voi, d'una gioia infernale, non avete gioito, grondando di una rossa ebbrezza nelle profonde rughe delle vostre mura millenarie, al contemplare il mio bel volto di luce, mentre rizzandomi sulle staffe brandivo fino allo zenit la sfolgorante mia spada di arcangelo satanico... la mia bella spada, più agile d'un raggio di luna?
Diceva di non voler più leggere altro che il libro inesauribile della natura, e passava il giorno coll'occhio intento sul microscopio, e molte notti sul tetto a contemplare le stelle. Tali informazioni servirono a confermare i due medici nelle loro diverse opinioni e valsero di prova, al primo per dimostrare l'evidenza della pazzia, al secondo l'evidenza contraria.
Don Diego potè contemplare così a suo comodo il grande disordine del gabinetto episcopale.
Nè la ridente Italia, perpetuo campo di bellicose imprese, offrendo numerosi arringhi ad ogni sorta di lotte armigere, poteva andar esente dal contemplare nel proprio seno anche pugne navali.
Era un sogno, e finì come finiscono i sogni. Ma i bei sogni si ricordano volentieri; ed io più volentieri l'ho ricordato, tornando or non è molto con te alla tua bella Spotorno, bianca lucente sulla spiaggia lunga, tra la voltata di Bergeggi e il monte Orsini, aspra guardia di Noli. Ad un certo punto, e di comune accordo, abbiamo fatta fermar la carrozza; io per contemplare il mio èremo, tu per farmi bere un sorso della fontana lì presso, l'Acqua Novella, zampillante da una gran vasca quadrata, sul margine della strada maestra. O acqua ben nomata, veramente fresca, ristoratrice e pura, come tutte le cose novelle! Io non sogno più solamente il mio vecchio èremo e la mia vecchia meridiana; sogno ancora l'Acqua Novella e quel buon tratto di strada quieta, che abbiamo fatta a piedi con tanta allegrezza, mentre i cavalli ci seguitavano al passo. E penso ancora, nel mio sogno, che l'uomo più felice della terra debba essere un certo guardiano di strada ferrata, che ha il suo casotto in quelle vicinanze, col suo orticello, i suoi fagiuoli e il suo gran fico brogiotto, accanto allo sbocco della galleria di Bergeggi. Poveraccio! e forse egli sogna a sua volta un trasloco, una promozione, che lo sbalzi guardia eccentrica o guardia di sala in qualche stazione importante, donde gli sia facile di mandare a scuola le quattro o cinque creaturine che senza fatica, quasi senza un pensiero al mondo, gli sono rampollate l
La leggera nebbia che velava gli oggetti circostanti dileguossi a poco a poco, e permise ad Emilia di contemplare i progressi del dì. I riflessi incerti dell'aurora, indorando le punte delle rupi, rivestironle successivamente di vivida luce, mentre la lor base ed il fondo della valle restavan coperti da negro vapore.
Era smarrita, ansante; guardava quella gran pace di luce smorta, quella divina poesia notturna, che nell'ora suprema della sua esistenza metteva un minuto di suprema poesia d'amore. Ma il Duca, in quel momento, non aveva nessuna voglia di contemplare la luna, la trovava anzi molto inutile...; non disse più: «vieni,» ma, avanzandosi rapidamente verso Milla, la recinse con un braccio alla vita.
D'altronde non era desso un dramma curioso a contemplare in che modo quest'uomo sosteneva il colpo che lo schiacciava? Non vi eran mille cose a leggere nello sguardo di Bambina, mille commenti a tirare dal suo viso, dal suo portamento, dalla sua persona, e giudicare di l
Dopo tre o quattro minuti, che Lorenzo spese a contemplare un Noè del Grechetto, che entrava nell'arca con ogni generazione d'animali, ricomparve il servitore, ma stavolta tutto inchini e sorrisi, per dirgli: Entri, signor avocato; il mio padrone l'aspetta.
Francesco Vermiglio, Maestro di Cappella straordinario del Senato, godeva non immeritata fama; e si levavano sopra tutti per opere illustri ed eminenti ufficî Michele Mantellone, che con l’Ezio , la Semiramide , la Troja distrutta , l’Armida fece ammirare all’estero il genio musicale della sua Palermo; e, sopra di lui Francesco Piticchio, che, ricco degli allori raccolti in Dresda con gli Amanti alla prova ; con la Didone abbandonata , in Brunswick; con Il Bertoldo qui pure passava ai servizî di S. M., mentre Benedetto Baldi, nell’aureola del suo valore artistico, conseguiva l’invidiabile onore di Maestro di cappella di Lady Hamilton; onde poteva nella palazzina De Gregorio al Molo quasi ogni giorno contemplare le grazie largite a lei dalla natura e la potenza onde la facea grande l’amor cieco e non incolpevole di Lord Nelson.
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