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Aggiornato: 6 giugno 2025
Ma forse i vostri amici hanno pensato che quelle consuetudini le aveva dimenticate per primo un certo novizio, arrisicandosi di metter piede a San Bruno. Perciò li avete scusati? domandò ansiosamente il conte Gualandi. Proprio così; dopo aver dato quel cattivo esempio, non potevo fare diverso. E rideva, la birichina, dando quella notizia al povero conte.
Per altro, non corriamo così a fiaccacollo colle deduzioni. I primi tempi di quella vita nuova di Ariberti non furono, o non gli parvero brutti. Le consuetudini parlamentari gli schiudevano come un altro orizzonte agli occhi dello spirito. Il viavai, l'affaccendarsi di tanti colleghi, il meccanismo dei partiti, le amicizie facili, le speranze comuni, gli davano una sembianza di allegra operosit
E sia; gridò balzando in piedi la marchesa, al colmo dell'esaltazione, ma io avrò salvato mia figlia. Perderò il mio buon nome, sacrificherò le consuetudini tutte del mio vivere; ma ella non avr
La famiglia Vivaldi, o, per meglio dire, quel ramo della famiglia, di cui la bella marchesa Ginevra era l'ultimo rampollo, non si dipartiva mai dalle sue consuetudini. Da parecchie generazioni era costumanza di tutti gli anni andar presto in villeggiatura e tornare tardissimo.
I pallidi sorrisi, le dolci malinconie, i subitanei stringimenti di cuore, rispondevano ai diversi stati dell'animo della signora Argellani. Ma intanto la natura operava, e le nuove consuetudini si filtravano inavvertite nel suo delicato organismo. Guido Laurenti, il quale, per tutta la gente di casa, era il Magnifico, vo' dire il medico, e che ci aveva acquistato una grande autorit
«.... Mi sono rinchiusa in questa dimora campestre, e nelle sue umili consuetudini, più facilmente che non sperassi da prima.» Così ella scriveva nel febbraio del 1842. «Un tempo davo troppa parte di me alle vanit
La corte dei marchesi del Finaro aveva nelle sue consuetudini alcun che della vita patriarcale. Però, in quella beata intrinsichezza della famiglia, le occasioni di vedere Nicolosina e di starle accanto eran molte e frequenti. Per altro, erano anche in buon dato le occasioni di lontananza. Il marchese Galeotto, pari in cotesto a tutti gli animi grandi, quando aveva messo l'amor suo in alcune, non conosceva misura. E grato al Bardineto della conservata libert
Nell'animo suo, lo sapete, era un certo che di femmineo; però egli, senza trascorrere a pronti ed acerbi giudizi, intendeva tutti i dolorosi rivolgimenti, per cui, come in altrettante filiere, aveva dovuto trascorrere, assottigliarsi, l'affetto di Lilla, giovinetta innamorata senza ardimento, donna amante senza saldezza di propositi; non abbastanza generosa per darsi tutta quanta; d'indole buona, ma di consuetudini guasta; una di quelle donne, in fine, le quali son nate per sacrificare la vita a chi le inganna, o per uccidere chi le ama davvero; povere figlie d'Eva, sì veramente, alle quali la logica diritta del cuore è offuscata da false sembianze di vero, non abbastanza notate da prima, e troppo notate e troppo ingrandite di poi.
Che tipo curioso quel Drollino! Veramente si chiamava Pietro, ed era figlio d'uno dei più bravi cavallanti della tenuta. Le consuetudini del dialetto della provincia avevano alterato il suo nome, allungandolo: ne avevan fatto, Pedrolo. Senonchè, per distinguerlo dai molti altri Pedroli e dal padre stesso, che si chiamava pur egli così, il nostro Pedrolo diventò Pedrollino; poi, per abbreviare, si disse Drollino. Egli portava bene quel nome spiccio. Era un ragazzeto sui dieci anni, magrissimo, con una faccia fina, piccola, espressiva, abbronzata dal sole ardente dei pascoli. Sua madre era morta nel darlo alla luce, ed egli, che non amava la matrigna, non voleva saperne di stare in casa... era sempre a zonzo pei pascoli, col padre suo o solo. A scuola non ci voleva andare; veniva su alla libera, ignorante come un ciuco, di tutto ciò che non fosse cavalli. Con questi, si sa, pane e cacio; ed egli preferiva assai trovarsi in mezzo ai puledri che coi compagni suoi. Cavalcava gi
E chi, potendo, l'avrebbe voluto? Povero Aloise! Egli intendeva in quel punto le cagioni della sua profonda mestizia. Ma come mai Aloise, così saldo di mente, così assegnato nello spendere, aveva potuto d'un tratto uscir così fuori delle sue consuetudini, darsi così spensieratamente a sfoggiar da gran signore?
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