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Aggiornato: 26 maggio 2025
Celiò mentre si carezzava colla punta delle dita gli scarsi baffi neri e un cespuglietto di barba crespa incipiente, che dava vigore e forza alla sua faccia abbronzata di vice ammiraglio.
Colui aveva piuttosto l'aspetto di satiro che di uomo. Della persona era basso, scarno. I patimenti, e forse il digiuno, avevano consumato di sopra le sue ossa ogni adipe, ogni succo inutile. Però egli era altresì restato asciutto ed ossuto per modo, che i suoi tendini ed i suoi muscoli gli si disegnavano sotto la pelle abbronzata, come in certi s.
Nero di polve e splendido d’amore, Affranto e sorridente, Ecco, ei m’avvolge in una stretta ardente, E sento sul mio cor battergli il core. Tu la vedesti mai?... Sembra di rame La sua pelle morata. È una dea che ha per letto il nudo strame, Una dea folleggiante ed abbronzata.
E la sua bella faccia abbronzata, dai lineamenti severi e composti, rivelava una vaga inquietudine: segno che la battaglia interna era fiera. Queste sommarie osservazioni bastarono al confessore per giudicare che, senza la suggestione dell'abitudine, senza il timore dello scandalo, quell'uomo che era sempre stato religioso sarebbe fuggito di chiesa, o non vi sarebbe neppure entrato.
Dall'aspetto del servitore, dal rumore che avea udito, la principessa indovinò trattarsi di qualche sinistro: rimase impassibile, e disse che avrebbe subito ricevuto l'intendente. Entrò un uomo di alta statura, asciutto, la pelle abbronzata, gli occhi neri, i capelli e la barba neri, foltissimi. Fece una specie di genuflessione dinanzi alla principessa: e le baciò una mano.
Ogni qual tratto però lo rialzava con violenza e allora mostrava una faccia abbronzata, maschia, ardita, ma sulla quale, un attento osservatore, avrebbe scorto le traccie di crudeli dolori, di sofferenze indicibili. Sulla piega delle palpebre si vedevano ancora le umide traccie di recenti lagrime.
Era questi un uomo di bell'aspetto, alto, robustissimo, non ostante che gli pesassero sulle spalle più che cinquant'anni, con una faccia alquanto dura, abbronzata dai raggi solari delle torride regioni e rugosa per le fatiche, ombreggiata da una barba piuttosto lunga, liscia e brizzolata da parecchi fili bianchi.
Avea Pedrocco la persona come un facchino: faccia abbronzata dall'avvicendarsi dei soli e dei geli, mani robuste e callose da scusare il martello e le tanaglie; una casacca, stretta alla vita da una larga cintura di cuojo nero, ricamata a punti rossi, gli teneva pronto un paloscio, mentre il cappuccio tirato sugli occhi gli dava una fierezza di fisonomia, da far credere che per ogni poco lo caccierebbe a mano. Eppure a praticarlo era il miglior cuore del mondo: indole giuliva e tranquilla che non avrebbe fatto male ad una mosca; e col girare perpetuo aveva acquistato quella franchezza di trattare, quella estensione di veduta, quella spontaneit
Era una piccola figura d'uomo, molto delicata: e, ad onta che la vita all'aria aperta gli avesse abbronzata ed incartapecorita la pelle, nelle cavit
Il Principe sollevò Irene gentilmente ed ambi rimasero per più minuti abbracciati, spargendo lacrime di commozione. Orazio, commosso lui pure sino al fondo dell'anima, prese la spada del Principe, per la punta e presentandogli l'elsa gli disse: "Un valoroso non deve essere privo dell'arma". Il Principe l'accettò con gratitudine, e strinse affettuosamente la mano abbronzata del duce della foresta.
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