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, innocentemente. Mi aspettava... per dirmi qualche paroletta... senza mostrarsi alle mie compagne... senza mostrarsi a nessuno.... Aveva soltanto, un po’, la testa fuori del fosso.... E laggiù non lo scorgevo che io, io sola, perchè... io distinguo il colore dei suoi capelli anche all’oscuro.... Che male c’è?... Ci conosciamo da diciassette anni.... È vero che io non ne ho che sedici... ma lui

Le lettere dell'alfabeto del prigioniero sono ventuna e ciascuna di esse corrisponde a un numero: a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21. Io e un altro siamo in due celle divise da un muro. Non ci conosciamo, non ci siamo mai visti e forse non ci vedremo mai.

La famiglia vive a terreno nella stalla o nel salone, secondo le stagioni, e diffatti questi due membri mostrano lo studio minutissimo che presiedette al loro ordinamento. Delle stalle quali noi le conosciamo alla piana, quelle di lassù non hanno che il dolce penetrante calore e la morbida atmosfera. Non vi si vede un palmo di muro; tutte le pareti e la strombatura della porta e delle finestre sono rivestite di tavole commesse in modo che i nodi e le venature delle assi combinino simmetricamente. Dei regolini sagomati a cornice scompartiscono le pareti ed il soffitto in larghi quadri eguali all’uso svizzero e danno alla stanza un’aria di agiatezza accurata. Tutto vi è pulito ed ordinato. Un assito, che non giunge al soffitto, taglia la stanza per il suo lungo, impedisce la vista delle vacche e permette che il calore del loro fiato s’allarghi attraverso il vano lasciato in alto. Bisogna vedere che mondezza di stalla; la più nervosa e schifiltosa signora delle citt

Di un tale astio contro il regno di Luigi Filippo fece testimonianza anche la costituzione dell'impero: nella quale le idee dei tempi parlamentari sono cancellate fino alle ultime vestigia, e di una rappresentanza popolare vi si può parlare solamente in senso figurato. Anche noi tedeschi conosciamo gli abusi delle autorit

Una delle otto lettere d'amore noi la conosciamo gi

Conosciamo le deviazioni dell’ago calamitato in tutte le regioni del globo, ne abbiamo anche delineate esattissime tavole; ma la causa del fenomeno costantemente ci sfugge. Per possedere il segreto di tutti i congegni che fanno muovere due sottili lancette sopra un quadrante di porcellana, un fanciullo non dubiterebbe di disfare l’orologio. Ma noi non siamo più fanciulli, pur troppo! Capitolo II

Scoppio di entusiasmo per una generosa larghezza. Oh, non è codesta la sola opera buona che faccia vossignoria: disse il dottor Lombrichi con quel suo sorriso che non si sapeva bene se era ironico o adulativo. Ne conosciamo ben altre di sue beneficenze; ed io stesso potrei raccontarvene qualcuna... Sentiamo, sentiamo: gridò perfettamente intonato alla piacenteria il coro de' parassiti.

Ma non mi pento di aver detto quello che ho detto. Non ti pare che ora ci conosciamo meglio di mezz'ora fa? Desideri di volermi bene? Io pure lo desidero sinceramente. Gli porge la mano. La prende e la tiene nella sua fissandola. Sei una donna strana.

Sète tafani di sorte che o mordete o infastidite altrui; e fate come il carbone: o cuoce o tegne. V'aviam tanto pratichi oramai che guai a noi! E vi conosciamo bene, Dio grazia; e non c'è guadagno coi fatti vostri. GIGLIO. Guadagno?

Noi due, non ci conosciamo da ieri, Maria, ma da molti anni. Fummo sempre come fratello e sorella. Perchè oggi non dobbiamo più essere... nemmeno due buoni amici? Ma... Vi cerco, e voi mi fuggite sempre?... Vi domando un colloquio, e voi me lo rifiutate? Maria, tanto si sentiva commossa, si lasciò cadere sopra una poltrona ch'era vicino alla finestra.