United States or Democratic Republic of the Congo ? Vote for the TOP Country of the Week !


(arrendendosi) Non vi disprezzo. Vi giuro che non vi disprezzo!... Avrei respinta l'inframmettenza d'una sorella come ho respinta la vostra. Io eccedo nel manifestare i miei ritegni, la mia intolleranza. Le parole che mi vengono alle labbra sono convulse, inconsulte, ingiuste. Me ne rammarico. Me ne pento. E, poiché l'affetto che nudrite per me v'impedirebbe di lasciarmi con tranquillit

Io rimpiango di non averti amata, apprezzata abbastanza, come meritavi: io mi pento per i dolori che ti ho recati e le lacrime che ti feci versare. Ma non fu mia colpa: era destino. Maria sentiva la sua mente trascinata in un turbinio di pensieri tristi, lugubri. Però l'altera creatura si riscosse quasi subito e mettendo sulla guancia della popolana un bacio rovente.

Trovo fra le mie carte i seguenti versi, senza data, cui mi pare avere scritti quella notte, pensando al viaggio da Norimberga e alla colazione nel bosco. Prima di questo amore ho pensato male dei poeti che si mettevano a verseggiare quando l'arte, secondo me, doveva esser più lontana dei loro pensieri. Me ne pento. Ella potr

Ho, disse Loredana, che Filippo mi ama sempre, anzi meglio di prima, e che non mi sono ingannata fidando in lui, e che mi pento d'aver pensato male, e che è qui, e che è mio, e che io sono sua.... Questa bella ambasciata è venuta a farti la signora Teobaldi? interrogò Emma, mentre una ruga profonda le solcava la fronte. , mamma, la Teobaldi è buona. Anche su di lei m'ero ingannata.

Ho detto una sciocchezza e me ne pento. Ma perchè, diamine, la m'è venuta alle labbra? Amo io, dopo tutto, la signora Giselda? È bella, ne convengo, è cortese con me come lo è con tutti coloro che frequentano la sua casa; ed è per questo che si sta tanto volentieri presso di lei. Ma se io fossi innamorato, mi sembra che a quest'ora sarei felice, o sarei morto senz'altro.

FILIGENIO. Come può esser che il fatto non sia fatto? Io non stimava tal cosa: essendo come voi dite, io mi pento di averlo venduto. ALESSANDRO. A che mi giova ora il vostro pentimento?

Ben scegliesti: partito altro non hai, che svelarti qual sei: far chiaro appieno a Roma, e al mondo ogni delitto tuo; me discolpar presso al mio popol, darti qual t'è dovuta, con infamia, morte. SENECA Piú non mi pento, e fu opportuno il punto. OTTAV. Nerone, appien giá sei scolpato; godi. Giá d'esser stata tua, d'averti amato, data men son debita pena io stessa. NER. Pena? Che festi?

Se non ve lo inviava, io ritenevo lui colpevole, mancatore. Mi sarei battuto seco.... Non è forse meglio sia stato col principe?... Non lo preferite?... Vi sareste persuaso egualmente. Non credo. D'altronde ora la cosa è fatta, e non me ne pento. Non potevo soffrire che vi si offendesse impunemente. Pensate che donna Maria tentò più volte di perdervi.

Il furbo per altro non interpretò favorevolmente il silenzio della signora, dai cui occhi partivano lampi di sdegno. Laonde con una vocina dolcissima ed in basso profondo: Mi pento, signora, d'aver parlato: la nostra conversazione è arrivata a un punto ben lontano da quello del suo principio; veggo bene che vi dispiaccio, sono mortificatissimo...., ma rasserenatevi, o signora; spariranno fra poco i vostri debiti, e fra noi rester

Ahi! questo mio stomaco non mi serve più; ahi! è il piloro sicuramente, o è il fegato, o è la milza, o è il demonio; il fatto è che se mangio un boccone con un po' di appetito mi tocca dire mi pento e mi dolgo una settimana intera. Che cosa è stato?