United States or Albania ? Vote for the TOP Country of the Week !


Finalmente addí 25 giugno 1183, appressandosi a giorni il fine della tregua di Venezia, fu ultimata la pace a Costanza. Firmarono come ancor collegate Vercelli, Novara, Milano, Lodi, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Bologna, Faenza, Modena, Reggio, Parma e Piacenza, diciassette costanti; e coll'imperatore Pavia, Genova, Alba, Cremona, Como, Tortona, Asti e Cesarea.

In Italia, Pipino re guerreggiò contra il duca di Benevento, ma senza frutto; contra greci e veneziani, con questo gran frutto per gli ultimi, che tra guerre e paci coll'imperatore occidentale, essi scossero piú che mai lor dipendenza dall'orientale.

Pare che fra questi pericoli Amalasunta avesse giá trattato, ed or certo Teodato trattò coll'imperatore greco per averne aiuti o rifugio. Imperatore era allora Giustiniano, il gran raccoglitor di leggi e codici romani, il gran riconquistatore di molta parte d'Occidente.

Primo Albino un grande romano, poi Boezio anche piú grande, poi Simmaco suocero di lui, poi Giovanni papa, furono accusati «d'avere sperata la libertá di Roma», di carteggiare coll'imperatore, e via via. Boezio e il papa morirono in carcere, Simmaco decollato.

Il Papa (era morto Zaccheria, e successogli Stefano II, ma non fa caso) nonostante le carezze franche non ottiene schermo contro Astolfo, eccetto parole, e questo re dalle mani grifagne, rotta la tregua stabilita coll'imperatore assalta Eutichio esarca di Ravenna alla sprovvista; gliela piglia; poi lo esarcato, si ferma , chè cercando briga con Roma la intima a pagargli come a signore di Ravenna il tributo del soldo d'oro a testa: nicchiando i Romani a suggestione del Papa egli muove con lo esercito a Roma, occupa il contado, i poderi pontifici devasta dopo averli insieme con gli altri saccheggiati. Stefano con molte lamentazioni si volta a Costantino Copronimo, figlio di Leone scomunicato, e maledetto come eretico perchè continuatore dell'odio paterno contro le immagini: ma necessit

Morto papa Adriano, giá piú e piú guastato coll'imperatore , erangli stati eletti due successori: papa Alessandro III da tutti i cardinali, salvo tre; Vittore IV antipapa, uno dei tre, dagli altri due. L'imperatore citolli a . Alessandro da vero papa ricusò, e fu riconosciuto dall'Italia libera, dalla cristianitá; Vittore accettò, e fu riconosciuto dall'imperatore.

Finalmente dopo molto armeggio il Soderini, che lo proteggeva, riuscì a mandarlo al Vettori come corriere apportatore di uno schema di accordo coll'imperatore, che il Vettori solamente doveva giudicare se presentabile o meno.

E quindi ad accostarsi pur il papa alla parte nazionale, a stringer alleanza con re Guglielmo, a insuperbire coll'imperatore. In una lettera gli parlò della corona imperiale come di «beneficio» concedutogli; ed alla cancelleria tedesca parve tanto piú ingiuria, perché allora tal parola aveva, oltre sua significazione naturale, pur quella di feudo.

Il cuoco, al quale tutti gli spettacoli veduti da Tangeri a Fez non avevano strappato mai altro che un sorriso di profonda commiserazione, si mostrò generoso coll'Imperatore. Questo dove, naturalmente, era Torino. Luigi, il calafato, benchè napoletano, fu più laconico.

Macchiavelli andò due volte al campo della Lega per conto della Signoria, e ne tornò sconfortato: tutto andava a rifascio. Firenze esposta ai primi colpi poteva essere da un giorno all'altro presa e saccheggiata. Intanto gli imperiali comandati dal Borbone, congiuntisi ai lanzichenecchi avanzavano su Bologna: il duca di Ferrara, il grande artigliere d'allora, sempre minacciato dalla politica assorbente del papato li spalleggiava. Firenze abbandonata dal papa, che trattava coll'imperatore, mandava di nuovo Macchiavelli al Guicciardini; il quale non riuscendo a smovere il duca d'Urbino dal proposito timido o traditore di non attaccare gl'imperiali, promise di accorrere al primo pericolo della patria colle genti del papa, anche malgrado la volont