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Egli si sentiva scorrere un brivido per l'ossa. Accendevano un cerino, penetravano nella sagrestia, scassavano l'armadio.... Che luccichio d'oro e d'argento!... Cacciavano nelle tasche di dietro della cacciatora calici, pissidi, turiboli alla rinfusa.... Riattraversavano la chiesa, uscivano.... A chi avrebbero venduta tutta quella roba?

Pazientemente, il maggiore strappò i galloni del suo uniforme. Ella raccolse tutto. Andiamo a buttarli via. Egli la seguì per le scale; essa lo guidava con un fioco cerino. Scesero nel cortile: macchinalmente, ella buttò i frammenti della spada nel profondo pozzo, che era in mezzo al cortile. Il maggiore sospirò di sollievo.

Talvolta, tendendo l'orecchio, si udivano dei canti venire dalla terra, affievoliti; e le ville, piene di gente sulle terrazze, sembravano quei castelletti di carta, dai cento bucherelli, che i bambini illuminano con un solo cerino interno, giocattoli frastagliati o trasparenti dai personaggi minuscoli.

Si pose ginocchioni presso il maestro, mentre il marchese Antoniotto gli sosteneva il capo tra le braccia; gli toccò il polso, e battè le labbra in atto di sfiducia; cavò un cerino, lo accese, e ne accostò la fiamma agli occhi di Bonaventura, che erano spalancati, ma vitrei, stravolti. La pupilla rimase immobile, senza dare alcun segno di contrazione.

fuori, andate a vedere, sotto gli alberi ci sono due boemi impiccati. Fuori, con un cerino acceso, scopriamo i due corpi sospesi. Tipico arricciamento delle braccia sotto la corda rallentata un poco. Uno ha la testa volta all'insù verso il fogliame e gli occhi aperti ma senza la solita ferocia spaventata. Sembrano guardare distrattamente degli uccelli.

Ha un cerino? chiese l'ercole, che aveva vuotato nel cavo della mano il fornellino della pipetta e ora la ricaricava, lentamente. Ne prese un fascetto dalla scatola che gli porgevo e se li mise in saccoccia. Scusi se mi permetto... Ma qui a Giffuni non c'è un solo cortile che abbia uno straccio di lume. L'altra notte per poco non mi sono spaccato il capo a un muro... Ma lei che ha, dottore?

E continua i suoi scarabocchi. Spesso accende un sigaro, poi butta il sigaro a terra e si mette il cerino in bocca; introduce i bottoni del soprabito nelle asole del gilè; s'infila due guanti a una stessa mano; imposta le lettere in uno sportello di carrozza.... A proposito di lettere. Doveva scrivere al professore Manassei e invece comincia: Caro professor Cencetti....

Anche il 20 Settembre, visto dietro le quinte.... Ci andava innanzi lentamente, portando un cerino acceso e strascicando i sandali, un piccolo frate tarchiato, che in alcuni punti teneva quasi con le spalle tutta la larghezza del corridoio, e ci copriva con la sua ombra.

E pure confesso per fui preso da quel minuto d'irresolutezza che può far passare anche un provetto per un ingenuo. Ha un cerino, per caso? disse la ragazza in camicia, che aveva passata e ripassata la punta della lingua sulla Satin della sigaretta S'accomodi, intanto: si metta a sedere. Sa, ce ne sono delle altre. Si voltò a dietro e chiamò: Chiarina! Armida! Ida! La romana!

Chiudete anche l'uscio... E quando sentì che tutto era sbarrato come una prigione, stese la mano all'astuccio dei zolfanelli, che stavano sul tavolino, e strofinando un cerino se lo tenne acceso davanti agli occhi come una candela, finchè non sentì la fiamma attaccargli la punta delle dita.