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Aggiornato: 15 maggio 2025
Briccone! mi dice, dopo essermi stato tranquillamente a sentire. Vuoi venire ai ferri, e farmi credere che non sei innamorato di Armida? Te lo giuro! Che ragione avrei per mentire con te? La contessa Quarneri è bellissima; la vedrai, e l'ammirerai come faccio io, ma intendendo anche tu che si possa ammirar la bellezza, senza scaldarcisi più che tanto.
Si chiama il Roccolo, ed è il rifugio di una bella signora che tu sai, perchè me l'hai nominata in una tua lettera. Per sentita dire; rispose Filippo. Di persona non l'ho conosciuta mai. Il Roccolo! soggiunse egli. Che nome! E la signora è forse Diana cacciatrice? Scherzo, sai; non posso ignorare che si chiama Armida. Ma che Armida! vorrai dire Adriana!
E pure confesso lì per lì fui preso da quel minuto d'irresolutezza che può far passare anche un provetto per un ingenuo. Ha un cerino, per caso? disse la ragazza in camicia, che aveva passata e ripassata la punta della lingua sulla Satin della sigaretta S'accomodi, intanto: si metta a sedere. Sa, ce ne sono delle altre. Si voltò a dietro e chiamò: Chiarina! Armida! Ida! La romana!
Ferraú sembra incantato da Armida e non intende questo caso strano. Olá, zitti, si calmi e si divida, gridava dal palchetto ogni pagano; il teatro è commosso in tutti i lati, e i comici si stan co' visi alzati. Il guascon l'influenza vuol fuggire e del palchetto aperto ha giá la porta: di stizza la bizzarra ecco svenire; nelle braccia d'Ipalca è mezza morta.
Diciamo pure Adriana; quanto a me, vorrei proprio dire Armida... e Rinaldo. Infatti, mi passa per la mente che non essendoci di mezzo nessuna inglesina, quest'altra.... Ti dirò, ti dirò; interruppi io; appena saremo a casa. Ed anche più tardi, bada; io non ho bisogno di saper nulla. Parlavo così, per chiasso, e per non mostrarci troppo accigliati, quasi imbronciati, ai naturali del paese.
E adesso, lasciando in disparte la geometria piana, che non è certo la più acconcia a descrivere le grazie di una donna, dovrei schiccherarvi qui in quattro tocchi di penna i pregi fisici di questa Armida rediviva. E qui proprio mi trovo più impacciato che non fossi a quattordici anni, coll'ipotenusa e i cateti.
Ella era vestita di un abito di seta grigia e aveva una giacchetta di velluto nero; sul cappellino di velluto nero era una fine veletta nera. Egli pensò, vedendola, a quella sera di Armida, oramai lontana, nelle sensazioni e nelle memorie. Ma si forzò a scacciare ogni debolezza, tanto temeva di sè.
Parola Del Giorno
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