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Aggiornato: 28 giugno 2025
Quando in mezzo alla generale quiete sentì la voce di due cittadini che parlavano: La selva è in cenere oramai, ma tanto abbiam fatto, che le fiamme non hanno ancora investite le mura. Or vado a vedere se la povera mia madre s'è rimessa dallo spavento, e torno subito all'opera. Vado io pure a dire alla donna mia, che il pericolo è quasi cessato.
La scintilla che si sprigiona dalle pietre battute è ancora questo spirito che pare assiderato nel sasso, ma che, evocato, va dalla selce a riscaldare la povera cenere dei freddi pensieri... Qualcuno andava ripetendo accanto a lui queste sue riflessioni con voce così netta, che a un tratto si fermò per guardarsi intorno e per cercare chi veniva dietro di lui.
Il capitano fremente lo tacciava d’uomo ostinato, fino alla cocciutaggine. Ma quando il maestro partì fece spalancare tutte le finestre e le porte, affinchè uscisse ogni odore sospetto, e volle che Mosè tirasse fuori dalla stufa delle carte bruciate incompletamente, e che le riducesse in cenere, ma persisteva nel sostenere che non ci poteva essere nessun odore da fumo.
Il 2º era quello della così detta vacca rossa, perchè la scelta della vacca la cui cenere doveva servire per la purificazione di certe impurit
L'altr'è colei che s'uccise amorosa E ruppe fede al cener di Sicheo, L'altr'è Cleopatras lussuriosa. ¶ Questa che amorosa sè uccise fu Didone moglie de' re Sicheo di Cartagine, la quale, dietro alla morte di lui sopra il suo cenere di non accompagnarsi con altro uomo, secondo l'usanza, promise.
Il re lo squadrò da capo ai piedi con uno sguardo freddo e scosse la cenere del suo sigaro. Egli aspettava forse un'attenuazione alla professione di fede del vescovo. Questi si tacque e si restrinse ad ascoltare l'interrogatorio reale. Ferdinando dimandò: Avete detto la messa, monsignore? No, sire. Siete ancora digiuno? Maest
Fu buona fortuna che l'avvilimento da cui fu subito presa le impedisse di correre verso quella donna e di gridare una brutta parola; ma quando, consumato l'ultimo tizzone non rimase che un focolare di cenere e carboni, quando vide la lieta brigata muoversi per procedere verso l'alpe di Giosuè, dove era la meta della gita, essa persuase Regina ad accompagnarsi a quei signori, e si mise quasi sull'orme della coppia innamorata, suscitando le proteste della sua compagna, a cui pareva un po' troppo pericolosa l'avventura.
Il buon vecchio, trascinato a girar come un arcolaio sopra il suo pensiero, mentre, faceva l'atto di buttar marenghi nella cenere del caminetto, cantarellò a voce alta: e plif e plaf. Che cosa fa, don Procolo? animo, aiuti la balia.
Noi fabbrichiamo sopra i sepolcri dei nostri padri; le generazioni future s'impazientano di fabbricare su quelli di noi. Cenere sopra cenere; e l'universo si allarga e si feconda per queste incessanti alluvioni della morte. Dove gli umani sollazzavansi un giorno, oggi pregano; forse vi decapiteranno domani, domani l'altro danzeranno.
Sai che cenere e fumo, ove le vere Cose s'infiamman, son le cose vane: Che come gemma tra le scorie nere Tra i fuggevoli beni amor rimane. Sai quanto amari son del pianto i rivi, Che i dolori trascinano del mondo, E quanta forza danno i morti ai vivi A portar la speranza fino in fondo.
Parola Del Giorno
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