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Aggiornato: 3 ottobre 2025
Era una notte di gennajo dell'anno 1574. In uno dei più bei palazzi, che contasse allora Catania, fra i meno danneggiati dal terremoto del 1563, si poteva notare un va e vieni insolito a quell'ora; e dietro le antiche finestre scorgere in molte camere dei lumi. Perchè si vegliava sì tardi in quel palazzo?
²⁸⁷ Protonotaro del Regno: Indici d’Investiture voll. 1881-1883. Nel R. Archivio di Stato di Palermo. ²⁸⁸ Provviste del Senato, a. 1798-99, p. 733. Come in Palermo, così a Messina, in Catania, in Siracusa, questi titolati abitavano palazzi da gran signori; ma la loro signoria era esercitata nell’interno dell’Isola.
Se i suoi parenti di Catania erano stravaganti, quelli che andava ritrovando lo erano certo ben più.
Il mio primo pensiero fu di rinunciare a tutto; ma poi riflettendo che nessuno mi conosceva a Catania, che mi sarebbe stato possibile informarmi segretamente a te di donna Livia senza rivederla, e che siccome la famiglia istessa di mio padre desiderava il riconoscimento avvenisse nell'ombra, pensai che partendo appena ripreso il mio nome, donna Livia non avrebbe saputo nulla... Poi avevo gi
Non temete, cugino. So bene che gravi ragioni stanno contenute in queste carte. Me ne avvisò appunto stamane Polo Brancato. Queste lettere sono sue. Sapevo. Quasi tutte sono indirizzate a Palermo. Qualcuna è per Trapani... poche a Catania. Pincio, addio! E la carrozza partì.
Catania, Cav. N. Giannotta, editore. Ecco un volume straordinariamente, come oggi si dice, suggestivo. Il nome di Lionardo Vigo per molti lettori non vorr
Disastro in mare. Il Novembre è imminente. Sul piroscafo ad elice, Polifemo, che faceva nel 18... il suo corso ordinario fra Genova e Catania e viceversa, trovavasi un centinaio di passeggieri, fra i quali, Alfredo, Elisa, Maddalena, Zaira col suo vecchio Jon meticcio avanese servo affezionato, e con essi il brillante amico Cirillo.
Ma egli, legato da voti eterni, non aveva nemmeno mai guardato a tal via: fra il suo amore e donna Livia vi era un abisso: lo sapeva, e nondimeno la adorava sempre. Ella in quel viaggio gli era ad ogni istante presente: si chiedeva ciò che ella farebbe, che le avverrebbe in quella Catania da cui sempre più andava allontanandosi.
Bondi, ex prefetto di Catania, desume le intenzioni rivoluzionarie di De Felice da un suo discorso al Teatro Nazionale di Catania, che le autorit
Senza la duchessa non ne avrebbe mai amata alcuna.... Tutte, tranne lei, tutte gli erano sempre state indifferenti. Le ultime parole del cavaliere parvero persuadere affatto l'ufficiale. Vi credo, conte, rispose, ma voi non verrete a Catania?
Parola Del Giorno
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