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Aggiornato: 3 giugno 2025
Allora gli occhi di lei diventano bellissimi, le labbra si socchiudono come calice di fiore che beve la rugiada dall'alto; ed essa esclama felice e fiera: Come sei grande! Se invece è lei, che deve abbassar gli occhi, questi si fanno piccini, da superbi sembrano farsi vergognosi; esprimono protezione e non ammirazione; tenerezza forse, non mai orgoglio, e se essa non dice: Oh come sei piccolo!
Paolo era riuscito a far mettere un sequestro sul calice che suo fratello s'impuntava a regalare al Museo piuttosto di venderlo, e Girolamo dal canto suo protestava che il giorno in cui quell'oggetto di arte gli fosse stato portato via avrebbe appiccato il fuoco al negozio... Non lo si riconosceva, Girolamo... Un uomo così mite, così pacifico, che non aveva in vita sua torto un capello a nessuno, adesso schizzava veleno da tutti i pori, non ascoltava consigli di moderazione, rispondeva seccamente alla madre, rispondeva male a lui verso il quale s'era pur mostrato sempre tanto affettuoso; insomma una trasformazione completa, di quelle che non si credono possibili da chi non ne sia testimonio... E come sarebbe andata a finire?... Come sarebbe andata a finire?
L'amico Passano strinse la destra di quell'altro Seneca; e vuotato il suo calice fino all'ultima goccia, che non era d'aceto, si avviò verso la scala.
Le batteva il cuore frequente, si sentiva forte d'una baldanza insolita che si mesceva ad una insolita tenerezza, e guardava innanzi a sè fantasiando. Una sfinge, che si sollevava e si abbassava tenendosi sospesa sul calice dei fiori, le passava rasente e gi
Si aggirò per ogni angolo, vide ogni cosa, rimosse tutti i cavalletti girevoli, lesse tutte le firme dei bozzetti pittorici, tutti i titoli dei libri sul tavolino. Vedendo sopra una mensoletta un calice da fiori, vuoto, disse alla piccola Rita: Ma come? Tu lasci senza fiori lo studio dello zio, e ne d
Sicuro, replicò il Sangonetto, ma supponete che nel calice dei marchesi, nostri padroni, ci sia della feccia, e che Giacomo Pico sia giunto a questo bivio, di gittare, o di bere. Spiegatevi meglio; ci vedo buio pesto, finora. Ecco! Rammenterete, io non dubito, la cagione dell'alterco di Giacomo col vostro magnifico messer Pietro Fregoso.
Stampiam nel vivido Color del vino L'allegro brindisi; L'ore s'affoghino Del reo destino In fondo al calice. Coro Stampiam col vino. Un giorno i monaci Sopra i salteri Alluminavano I larghi margini Curvi e severi Coi volti pallidi. Coro Sopra i salteri. Taceano i gotici Archi, o soltanto Le malinconiche Ore del vespero Rompeva il canto Tetro di Davide. Coro Sia lieto il canto.
Parola Del Giorno
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