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Aggiornato: 25 giugno 2025


Fortunatamente la brigata si mosse per andar incontro a un vecchio prete, a don Malachia della Madonna del Soccorso, che veniva dalla stradicciuola di Tremezzo, col suo passo posato, agitando un bel ramo d'olivo. O don Malachia disse Bortolo, togliendosi il berretto di testa e cercando colla riverenza dei buoni tempi di baciare la mano del prete, che offerse invece la tabacchiera.

Ora capisco perchè vi s'ingrossa il pomo d'Adamo: son lo vostre bugie... finì col dire la mamma di Amedeo, una donna ancor viva e forte coi cappelli bianchi, che cascavano sui pomelli rossi delle sue guance essicate. Bortolo a quel proverbio del pomo di Adamo non potè trattenersi dal ridere, mentre la Santina mostrava il desiderio di veder qualche altra cosa.

Flora non aveva voluto andare con Cresti sul balcone dell'albergo, ma era poi quasi fuggita di nascosto nella barca di Bortolo quasi per fare una dichiarazione, per non dire un dispetto anche alla sua mamma. Era troppo chiaro che la figliuola si preparava degli amari disinganni per voler correre dietro al fuoco fatuo della sua illusione.

Come sior Bortolo aveva predetto, il matrimonio del contino Leonardo rese intrattabile il signor Vinati, il quale vedeva frustrate le sue speranze di dare un titolo alla figliuola. La moglie di lui, che aveva tutte le bizze e tutti i rancori d'una femminetta arricchita, soffiava nel fuoco e minacciava il marito della sua collera s'egli non esigeva da quelle Zelenze (e qui la signora Vinati aggiungeva un epiteto energico) il puntuale rimborso del mutuo che scadeva appunto alla fine dell'anno. Non un giorno, non un'ora, non un minuto strillava la megera, implacabile come il destino. E anche altri creditori che fino allora non avevano badato a qualche ritardo nel pagamento degl'interessi, e non avevano mai detto di no alle domande di rinnovazione, si facevano meticolosi ad un tratto e dichiaravano senza cerimonie di non voler servire più da zimbello a nessuno. Sior Bortolo non sapeva a che santi votarsi. Invero, egli s'era gi

Al secondo pianerottolo una vecchia lo squadrò da capo a piedi, ripetendogli: Chi è? Sono io; il nipote di zio Bortolo; mio zio è in casa? come sta? riceve a quest'ora? Il macellaio stava benone e non gli sarebbe sembrato vero di poter ricevere nel salotto, in fondo a un corridoio, dove la vecchia accompagnò il visitatore, ancor che fosse nipote del padrone, a contemplare un uscio chiuso.

Vi si trovò repentinamente di fronte dopo una brusca scantonata, ed ebbe a trasalire vedendo ritto su la porta, insieme con Bortolo e Adele, l'ingegnere Del Pozzo. Un violento sussulto le fece tremare il cuore in petto leggendo subito negli occhi chiari dell'ingegnere una disgustosa sorpresa. «Signorina! disse l'ingegnere con voce un po' velata, inchinandosele dinanzi con il cappello in mano.

Fu visto nella mattina del 7 maggio con l'amico deputato De Andreis in carrozza a Porta Garibaldi fermarsi ripetutamente a discorrere con persone del popolo; più tardi si installò negli uffici del giornale da lui diretto, ricevendo dallo stesso De Andreis, che più volte si era recato alle barricate del corso porta Venezia, notizie ed episodi. In quell'ufficio furono più tardi ambedue arrestati insieme all'avvocato Bortolo Federici, al prof. Stefano Lallici, al pubblicista Ulisse Cermenati ed all'Arnaldo Seneci, che col

L'asma di cui egli soffriva da parecchi anni si aggravò d'improvviso, un medico premuroso dichiarò che gli era indispensabile un soggiorno di alcuni mesi in campagna, e il signor Bortolo Segugi, col cuore straziato, dovette prendere congedo dai suoi nobili padroni.

Press'a poco a quell'ora, dalla stanza più remota, la voce di un altro campanello avvertiva il vecchio cameriere che il padrone si era svegliato. La testa canuta di Bortolo non entrò sola; la precedeva un testone crespo ed espressivo, solidamente piantato sopra un corpo alto e massiccio.

Una fortuna a questi lumi di luna, che pochi sono i giovani che si ammogliano! disse un signore parlando con lo sigaro in bocca, fra una boccata e l'altra. La signora Marri e le figliuole si mostrarono afflitte, lagnandosi però del medico e specialmente di Bortolo, che davano risposte evasive e non lasciavano passare nessuno, nemmeno esse, che erano intime di casa Ferretti e amiche della malata.

Parola Del Giorno

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