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Allora udi': <<Dirittamente senti, se bene intendi perche' la ripuose tra le sustanze, e poi tra li argomenti>>. E io appresso: <<Le profonde cose che mi largiscon qui la lor parvenza, a li occhi di la` giu` son si` ascose, che l'esser loro v'e` in sola credenza, sopra la qual si fonda l'alta spene; e pero` di sustanza prende intenza.

Poi appresso, con l’occhio più acceso, lo benedetto segno mi rispuose per non tenermi in ammirar sospeso: «Io veggio che tu credi queste cose perch’ io le dico, ma non vedi come; che, se son credute, sono ascose. Fai come quei che la cosa per nome apprende ben, ma la sua quiditate veder non può se altri non la prome.

SENECA Misero me! co' miei cadenti giorni salvar sperava i tuoi. Dovea la plebe udir da me le ascose, inique, orrende arti del rio Neron;... ma invano io vissi: tace la plebe; ed altro omai non ode che il timor suo. Di questa orribil reggia mi è vietato l'uscire... Oh ciel! chi vale contro empio sir, s'empio non è?

Maria non aggiunse altro. Tremava tutta, e vedeva un gran buio; un buio che non era nella stanza, ma in tutto il mondo, e soprattutto dentro di lei; un buio assoluto e pauroso, dove sembrava si agitassero delle minaccie ascose e risuonassero lontano lontano, sottoterra, dei gridi strani che sembravano risa ed avevano un suono di pianto. Triste assai fu il ritorno.

50 Tutta la gente alloggiar fece al bosco, e quivi la posò per tutto 'l giorno; ma poi che 'l sol, lasciando il mondo fosco, alla nutrice antiqua fe' ritorno, ed orsi e capre e serpi senza tosco e l'altre fere ebbeno il cielo adorno, che state erano ascose al maggior lampo, mosse Rinaldo il taciturno campo: 51 e venne con Grifon, con Aquilante, con Vivian, con Alardo e con Guidone, con Sansonetto, agli altri un miglio inante, a cheti passi e senza alcun sermone.

In quell'ore fantastiche di pena Godo passar dinanzi alle tue porte, E il core allor secreto pianto sfrena, Inconsolabil di tua infausta morte. Ma poi le tue sentenze generose Mi tornan nella mente, e il tuo sorriso; E m'inondano il sen dolcezze ascose, Ed anelo abbracciarti in Paradiso.

Ignorano del tutto le ascose tenerezze, le ineffabili delizie, le intime compiacenze del nostro; parola che è un nido, in cui la donna sente di poter appiattarsi, accovacciarsi e nascondersi, per godervi il tepore della vita in due. Il tirannucolo domestico non ha nulla di nostro, ma tutto è mio. Mio il pensiero, mio il giudizio, mia l'esperienza, mia la ricchezza.

Rendean per l'aria in torno una fragranza di miel, così gioconda che al cuor giungeva quale un vin di rose. E il buono Astíoco, in mezzo a l'abondanza de' frutti, di profonda dolcezza pieno l'anima, si pose a laudare le ascose virtuti de la terra in un poema. Giunto era a la seconda canzone quando, senz'alcuna tema, ei scorse Elai.

Però ti rendo mille grazie, e lodo, lodar quanto può mai potèsta umana, te, dolce mio Iesú; te, fermo chiodo de l'alta fede ch'ogni dubbio spiana; te, dico, che disciolto m'hai quel nodo il qual ci lega e fanne cosa vana; te, sommo autor di tal' e tante cose, che 'l suo tesor per noi suso ascose. Thesaurus coeli quem neque tinea neque erugo demolliuntur.

E Nora li voleva godere allegramente, pazzamente, e forse inconsapevole metteva un prezzo ad ogni sorriso, ad ogni offerta della propria bellezza, ad ogni sforzo per frenare le rivolte improvvise del suo pudore, le più ascose e invincibili riluttanze di tutto il suo essere. Aveva la smania, la febbre dello spendere, pareva la tormentasse il timore di non arrivare a tempo a spendere abbastanza.