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Aggiornato: 13 giugno 2025


In fondo alla cassetta di destra una scatola a foggia di libro, ricoperta di velluto nero, era chiusa da una minuscola chiave; sul punto che il commissario stava per aprirla il principe fece un passo incontro a lui, dicendo: È il suo libro di memorie... il giornale della sua vita...

Fu concertato fra i tre compagni che Monti e Curzio per primi, passando per la via di Borgo Vecchio, sarebbero entrati rapidamente nel magazzino, richiudendo la porta; per essere pronti ad aprirla quando Tognetti, che andava in traccia dei barili di polvere, fosse sopravvenuto con quelli in una vettura.

«Ho promessodiss'ella, «e non devo discutere, ma obbedire: allontaniamo una tentazione che mi renderebbe colpevole, giacchè mi sento forza bastante per resistere.» E all'istante tutto fu arso. Aveva lasciata la borsa sul tavolino senza aprirla; ma accorgendosi che conteneva qualcosa di più grosso dei dobloni, si mise ad esaminarla.

Il duca la prese, dimandò a sua moglie il permesso di aprirla e lesse: «Caro duca, «Devo presentare nel mondo una mia giovane parente di una eclatante bellezza.

La stanchezza fisica gli procacciò subito un tal sonno che potè dormire tutta la notte. Dormiva ancora, quando l'Angiolina gli portò il caffè in camera la mattina verso le sette. Insieme al caffè sul vassoio c'era una lettera che un ragazzo aveva portato poco prima... una lettera di Flora. Ne riconobbe subito la scrittura larga ed energica sulla busta di carta verde: ma non osò aprirla subito.

Gettò l'epistola di Sergio sul tavolo senza aprirla, e non andò al municipio, alla chiesa. Regina cominciava a sentire una specie di freddo al cuore. Ella principiava a trovarsi sola e si atterriva di quell'isolamento. Imperciocchè, checchè se ne dica, il marito non è mica tutto per una donna!

Tutta questa storia, nei suoi più minuti particolari, si svolgeva ora nella memoria del Landini. Girando quella lettera da una mano all'altra, egli pensava che in quel pezzo di carta doveva essere la conferma o la smentita di quella sua spiegazione. Però non si decideva ad aprirla.

Allora capì tutto, capì il tranello, capì che era prigioniera, che bisognava lottare, e, correndo alla porta, la scosse per aprirla, ma la porta resistè. Fiera e sdegnosa si piantò allora in faccia a don Pio e squadrandolo gli disse: Se è un uomo d'onore, si rammenti della promessa che mi ha fatto.

Orbene, Michele mi ha detto, e la signorina mi ha ripetuto, che quei tutori dell'ordine pubblico, entrati deliberatamente nella camera di Lorenzo, andarono difilati al canterano, e, dopo aver posto sossopra tutto quanto era nelle cassette, sparpagliate le carte senza leggerle, buttate a rinfusa sul pavimento le camicie, i fazzoletti, e quanto poteva riuscire d'impedimento alle loro ricerche, adunghiarono la cassettina d'ebano, e senza pure fermarsi ad aprirla, se ne andarono via.

Ecco! Avevo fatto appena una cinquantina di passi, quando sento a gridare di dietro: «Ehi, ehi, quel giovanePensando che si potesse parlare a me mi volto, e vedo il garzone che correndo mi raggiunse in breve e mi disse: «Venite, il padrone vuol ancora parlarviTornammo insieme nel fondaco. «Sapete voi che cosa mi scriva quel birbante?» (ha detto proprio così) mi domandò suo zio con voce di collera. Io risposi che non sapevo di niente. «Date qui quella letterasoggiunse ancora più burbero e sdegnoso. Io glie la diedi: la prese, la girò e rigirò fra le mani, la spiegazzò quasi con rabbia e poi la gettò senza aprirla sopra il banco. «Che cosa fatemi domandò ruvidamente, vedendo ch'io non muoveva. «Aspetto la rispostagli dissi. «Eh! non c'è risposta da fare, mi disse di mala grazia; andate pure pei fatti vostriEro gi

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