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Aggiornato: 1 giugno 2025
Ma la madre con le sue carezze, co' suoi baci, con le dolci parole susurratele nell'orecchio la persuase a vivere. Povere mamme egoiste! Vi par proprio che la vita si apra così bella ai vostri figliuoli? E Fortunata si sentiva così felice, così felice!
Poco stante la signora Marianna si mosse; e Bonaventura udì il passo frettoloso della sua governante nell'anticamera. È lei, Padre?... Son io, apra, son io. Gli è perchè sono sola in casa; disse la signora Marianna, con aria impacciata, in quella che faceva girar l'uscio sugli arpioni per lasciar passare il padrone; e non si sa mai.... Sta bene, sta bene; interruppe egli.
Unde il fuoco della tua caritá non si debba né può tenere che tu non apra a chi bussa con perseveranzia. Adunque apre, diserra e spezza e' cuori indurati delle tue creature: non per loro che non bussano, ma fallo per la tua infinita bontá e per amore de' servi tuoi, che bussano a te per loro. Dá lo', Padre etterno, ché vedi che stanno a la porta della Veritá tua e chiegono.
No... confidenza per confidenza: come volete ch'io mi apra a voi, se voi intendete restarvi chiuso con me? Le parti non sono uguali. Della discretezza vostra io non dubito; del vostro onore molto meno: non mi trattiene paura, imperciocchè maggior danno di quello che io patisco ormai non mi può cascare addosso; e non pertanto io vi supplico in grazia a lasciarmi il mio segreto...
Ei, poste a fren le regïon bitine Tra ferro e fiamma, in che pugnò primiero, Allargò dentro l'Asia il suo confine, Noi minacciando di superbo impero: Or con mille nocchier l'onde marine Ingombra, e verso noi prende il sentiero; Perchè, Rodi abbattuta, una battaglia Il varco gli apra, onde l'Europa assaglia.
Come fui in letto ed ebbi spento il lume, dopo lo sbattere di qualche uscio e lo stridere di qualche chiavistello, tacque nella casa ogni rumore di esseri viventi; solo saliva dal basso un mormorìo sordo e continuo, che sulle prime attribuii al torrente vicino. Ma a mano a mano che tendevo l’orecchio per accertarmi della sua essenza mi persuadevo che non era rumore d’acqua. L’acqua dei torrenti montani non manda il suono eguale che sogliono i larghi fiumi delle pianure; a volte leva la voce, a volte l’affievolisce, di quando in quando sembra mutare di letto e precipitando per nuovi dirupi schiaffeggiare delle roccie non mai prima bagnate, poi torna al corso di poc’anzi se non che ad un tratto diresti che apra dei gorghi improvvisi e vi si sprofondi borbottando. Talora la sua voce è così fioca che pare silenzio; allora occorre un atto determinato della volont
Quando voi credete che lo zingaro apra la bocca di questa povera bestia per mostrarvene i denti cui ha testè segati per dissimularne l'et
Anco el fortifica colá dove egli apra l'occhio de l'intellecto a vedere la caritá mia. La quale caritá permecte che siate temptati solo per farvi venire a virtú e a provare la virtú. A virtú non si viene se non per lo cognoscimento di se medesimo e per cognoscimento di me.
Nella calma solenne di quell'ora, in quella solitudine, dove l'occhio del sospetto non arrivava, il Palavicino fu per la prima volta ascoltato con attenzione e con raccoglimento da' suoi compatriotti, al cui orecchio suonarono le seguenti parole: Innanzi tutto, o amici, prese a dire il giovane Manfredo, io debbo domandarvi perdono se v'ho tratto lontano da Venezia senza riceverne prima il vostro assenso; ma il tempo incalzava, ed occorreva di far presto; d'altra parte io mi teneva sicuro, come mi tengo anche adesso, che non vi sareste mai sdegnati con me quando foste per sentire dalla stessa mia bocca i motivi che mi consigliarono.... Io vengo da Milano ch'è poco, voi tutti ne siete partiti che non è gran tempo. Nei motivi della vostra partenza, anzi della vostra fuga, troverete anche quelli per cui ed io e questo mio amico al quale debbo la vita, e questo conte Birago, col quale per molti anni io non ebbi mai accordo, e che fu così generoso da esibirmi per il primo la sua amicizia, abbiamo pensato di condurvi qui. La condizione della nostra carissima terra è a tale estremo di miseria e di ruina, che basta toccarne di volo, perchè tosto ne si apra dinanzi la miserabile scena. Nè che a voi, anche nel mezzo delle allegre feste, fuggisse dalla memoria, io ne ebbi un profondo indizio, cari miei, indizio che mi fece sperar tutto da voi, pel quale compresi che del vostro paese è in voi ardentissimo l'amore. Due notti sono, ritornatevele nella memoria, io ebbi la gioja, sì, la gioja, di vedervi tutti quanti conturbati e percossi in mezzo alla allegria che vi circondava. Pure, a lungo andare, continuando a dimorare in questa citt
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