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Aggiornato: 4 giugno 2025


Nel duello con Atanasio, la condotta di Giuliano, per quanto possa, in parte, essere scusata, peccò di eccesso, e prese l’aspetto di una persecuzione individuale. Un altro caso in cui Giuliano ha lasciato trasparire un odio che lo trascinava all’ingiustizia fu quello del vescovo di Bostra. Noi sappiamo come uno dei primi atti di Giuliano fosse stato il richiamo dei vescovi, esigliati da Costanzo, i quali appartenevano, per la massima parte, al partito atanasiano. Ed abbiamo anche osservato come, sotto a quel decreto, che, certo, era, in stesso, un atto di tolleranza, fosse probabilmente il desiderio e la speranza che il contatto dei capi dei due partiti, in cui si divideva il Cristianesimo, accendesse di nuovo un incendio di discordia, il quale consumasse la potenza della Chiesa. Le previsioni dell’acuto imperatore si avverarono tosto. Il richiamo degli esigliati fu il segnale dello scatenamento di una nuova tempesta. Ora, Giuliano, volle approfittare, pe’ suoi scopi, di tale tempesta. Nella lotta contro il Cristianesimo, gli premeva, sopratutto, di scuotere l’influenza dei vescovi. Abbattuta questa, gli sarebbe stato più facile impadronirsi delle plebi. E le discordie intestine gli suggeriscono un artifizio, di cui la lettera ai cittadini di Bostra ci fornisce un curioso esempio. L’imperatore si rivolge alla popolazione cristiana di quella citt

Vinciliati si strinse nelle spalle. S'ero solo, avrei fatto un sonnellino fino a Genova... Mi fermo ... Ma poichè trovo un collega, preferisco discorrere. I due uomini non appartenevano allo stesso partito; ma pel momento erano legati dall'odio comune contro il Ministero, ch'essi andavano a gara nel qualificare con gli aggettivi più vituperevoli.

La cosa le sembrava naturale così. Insieme erano nate, si appartenevano: perchè sarebbero state disgiunte? La sera dello stesso giorno, mentre andavano a letto, e Maria s'era gi

Archivio Cicogna, codice MDCCXCVII, fra le carte che appartenevano al senatore storiografo Francesco Don

Questi uomini, che appartenevano a qualche compagnia di vassalli armati, che ogni Barone si faceva pregio tenersi appresso, sorsero all'apparire di Rogiero, e molto rispettosamente lo salutarono, imperciocchè fossero da remota consuetudine assuefatti a fare così a tutte le armature ornate con fregi di oro, o di argento.

Si può argomentar facilmente che que’ giovani Ghibellini, che da Firenze venivano in aiuto del Vergiolesi, per poco tempo rimanessero prigionieri a Bologna, come coloro che i più appartenevano alle primarie famiglie di Firenze, con la qual citt

Io provai un di rabbia a veder vestiti colla camicia rossa individui che non appartenevano all'Italia; saranno stati fior di soldati, eccellenti ragazzi, patriotti e repubblicani a prova di bomba, ma abituato a diffidare degli altri, m'annoiava un pensiero: Chi sa, se noi avessimo vinto che tutto il vanto della vittoria non fosse attribuito a quei Francesi che erano nelle nostre file, e che invece tutte le invettive non si fossero volte al nostro indirizzo, qualora le sorti dell'armi non ci fossero state propizie?! Eppoi chi si sacrifica per un'idea buona, non può fare a meno di nutrire una certa ambizione, ed io sentiva quella di far parte di un corpo esclusivamente composto d'Italiani, se non altro per mostrare che pochi o molti, anche nella nostra patria vi sono dei giovani sempre pronti a versare il lor sangue per la repubblica.

Manfredo si professò guelfo per avere la protezione del potentissimo capo de' guelfi, Roberto Re di Napoli, della casa d'Angiò. Era questi un ragguardevole monarca per ingegno e per possedimenti. Oltre al suo regno ed alla contea di Provenza, suo avito dominio, gli appartenevano, per diritti veri o dubbii, parecchie signorìe qua a l

È da notarsi che non pochi degli organizzatori dei Fasci appartenevano alla classe borghese; alcuni sono agiatissimi, come il Ballerini; pochi ricchissimi vengono dall'alta aristocrazia, come il marchese di Montemaggiore e il principe di Cutò. L'organizzazione era abbastanza semplice e logica.

A Londra s'erano accorti che una mano più vigorosa, una mente più ricca d'iniziativa aveva impresso un maggior movimento dell'usato a Valduria, e nelle lettere particolari che spedivano all'ingegnere Selmi si congratulavano con lui del nuovo impiegato. Una lode speciale era toccata all'Arconti in seguito alla relazione trasmessa a Londra; ove le sue proposte tecniche (e dico sue perchè realmente appartenevano a lui e perchè Odoardo non ne dissimulava punto l'origine), sebbene non accettate tutte, avevano fatto crescer la stima ch'egli aveva saputo inspirare. Per due cose principali egli era riuscito ad ottener l'adesione della Societ

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