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Aggiornato: 24 maggio 2025
E in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America in questi ultimi per opera in parte di Kossuth, che affratellò sempre i fati dell'Ungheria e dell'Italia l'opinione, sistematicamente traviata dalla stampa ligia alla monarchia piemontese, si trasformava, si incaloriva rapidamente. Il mutamento in America, dove le tradizioni isolatrici dei fondatori dell'Unione, cedono alla coscienza e al fremito della vita virile, assumeva aspetto più pratico che gli eventi se l'Italia vorr
Quei giovani erano nostri. Nostri, esciti pressochè tutti dalla Giovine Italia, amici miei e in contatto con me, erano Mora, Burdini, Romolo Griffini, il povero Pezzotti, Carlo Clerici, De Luigi, Ercole Porro, Daverio, Bachi, Ceroni, Antonio Negri, Bonetti, Pietro Maestri e gli altri che avevano, stretti a nucleo e consigliandosi talora con Carlo Cattaneo, educato il popolo all'abborrimento dello straniero, diffuso scritti popolari, predicate le idee, insegnato ai giovani la coscienza della propria forza, ispirata e diretta l'agitazione progressiva che affratellò le moltitudini nel concetto e deliberato il moto quando giunse la nuova delle concessioni imperiali: nostri e giova or dirlo e nominarli, dacchè nessuno lo disse o li nominò. Al nucleo di quei giovani repubblicani appartenevano Emilio Visconti Venosta oggi ministro e un Cesare Correnti, spettabile per ingegno ma appestato di scetticismo e senza fede ne' principii, della cui rovina m'occorrer
Giunto sui primi di giugno in Corfù, Ricciotti si affratellò coi Bandiera. La loro mente ondeggiava allora tra il fare e il non fare, tra il mantenersi a Corfù finchè tutte speranze d'azione non fossero dileguate e il ridursi immediatamente, poverissimi com'erano, in Algeri dove speravano trovare impiego. L'idea d'uno sbarco in Calabria era a ogni modo abbandonata, e le ragioni addotte dall'amico li avevano persuasi a promettere ch'essi non agirebbero mai senza il nostro consenso, e s'uniformerebbero alle condizioni d'un disegno più vasto dipendente dalle mosse dell'interno d'Italia. Le rivelazioni di Ricciotti intorno all'intento prefisso al suo viaggio e al punto dov'egli intendeva recarsi, ridestarono in essi il desiderio d'un'azione immediata ma il vecchio progetto s'era di tanto rimosso dall'animo loro, ch'essi non pensavano se non ad accompagnarsi all'amico. «Ho abbracciato Ricciotti mi scriveva, il 6 giugno, Attilio e si far
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