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Aggiornato: 22 giugno 2025


Il professore Salapolli che accompagnava Bruno in quei viaggi non vi si era mai abituato; gli mancava il pane dei vecchi libri; non era fatto per gli svaghi; e la contessa Clara Dolores lo interrogava troppo sovente intorno alla vita che il conte Fabiano menava a Parigi. L'ultima volta Bruno aveva incontrato sua madre a Vienna, e gli era parso che anche la casa di lei fosse aperta a mezzo mondo.

Ah! voi esagerate, risponde mia moglie mandando in aria un globo di fumo della sua sigaretta. Voi siete abituato alle amplificazioni, ed a tutti i topi della rettorica. Io persisto nella mia opinione. A vostro piacere! sclama il mio vicino sorbendo un sorso di thè. Quanto a me, io non auguro ad un cane di canonico le piccole e grandi miserie della vita di un deputato.

Essendo abituato nel mio paese a figurarmi un fattore come un uomo di maniere piuttosto rozze e dure con alti stivali e speroni, col frustino in mano e la bestemmia sul labbro; un economo in tonaca da frate, colle maniere di un santo, mi sembrò qualcosa di straordinariamente originale.

Domando risposte categoriche. Vi ò abituato a darvene d'altre, signore? rispose Vitaliana. No: ne convengo. Fino a ieri non ebbi mai un sol rimprovero ad indirizzarvi. Voi avete rispettato il nome che portate... Quello di mio padre, signore l'interruppe Vitaliana.

Il Mariani, abituato a camminar lentamente per il peso degli anni, a stento dissimulati, e del ventre rigonfio, sbuffava come un mantice, dovendo tener dietro al passo spedito dell'

Ed Alvise? Se v'era persona al mondo a cui il Sant'Angelo sarebbe stato lieto di poter mostrare, anche col massimo sacrificio, la propria devozione, era quest'uomo, ultimo erede di un nome, ch'egli era stato abituato a benedire fin dai primi giorni dell'infanzia: il figlio del patriotta esemplare, del generoso amico, alla cui abnegazione egli doveva la vita, la salvezza, le cure dolci e indimenticate del padre suo. Il giorno, in cui l'aveva visto entrare, ospite inatteso nella sua casa, era stato per lui una grande gioia di fratello ricordevole ed amoroso. E quando ne' primi momenti del loro avvicinamento egli ebbe appreso dalle labbra di Alvise la storia triste della giovinezza di lui, trascorsa così priva di ogni gioia, in mezzo alle conseguenze dolorose lasciate nella famiglia desolata dalla tragica morte di Gottardo Polverari, aveva egli sentito non solo accrescersi quella riconoscenza alta e profonda, che i suoi vecchi gli avevano inspirata come un dovere sacrosanto, ma s'era trovato avvinto istintivamente, potentemente, da un nuovo sentimento di simpatia, di piet

Ed il mattino entrò presto a pigliarlo, lo tirò per forza in casa sua, mezzo vestito e mezzo da vestire, e lo buttò a sedere dinanzi ad una scodella di polenta. L'intenzione era benevola; ma Carlo era troppo bimbo per poterla indovinare sotto l'asprezza dei modi. Il nonno l'aveva abituato ad esser trattato con amore, ad essere considerato come un amico.

Si fece incontro alla vettura il proprietario dell'albergo, e aiutò Loredana a discenderne. Era un uomo tozzo dal viso rubicondo; non abituato a cerimonie, salutò con una certa dimestichezza e annunziò che gli «sposi» si sarebbero trovati benissimo in casa sua. Aveva tutto approntato, rinfrescato, ripulito con cura; le due camere e il salotto guardavano il lago; di giorno faceva caldo, ma si tenevan le persiane chiuse e si scendeva in giardino; di sera, poi, era una bellezza ovunque. A pochi passi di l

Novellino a siffatte cose, egli non chiuse occhio la notte, tale e quale come la prima notte in cui si era aperto con Lalla, perchè le innamorate e i creditori producono spesse volte i medesimi effetti. Dopo qualche tempo si abituò un poco anche ai debiti, ma, povero figliuolo, si era abituato a star male. Che doveva fare?

Una sera donna Vincenzina, sentendosi dei brividi nelle ossa, andò a letto più presto del solito. La notte i brividi divennero febbre, che crebbe sul mattino forte e ardente. Le sensazioni troppo violente dei giorni passati dovevano avere il loro contraccolpo nel suo temperamento non abituato alle fiere battaglie della vita.

Parola Del Giorno

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