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Aggiornato: 29 giugno 2025
Come ti dissi, diceva Abù-el-Nèmr, mi sono presentato questa sera istessa a Mohammed Ahmed. Egli mi ha accolto con molta gioia e mi ha subito parlato dell'uomo che noi cerchiamo. Oh! esclamò il suo compagno, facendo un balzo sull'angareb. È proprio vero quello che tu dici? Te lo giuro. Egli mi parlò di Abd-el-Kerim. E dunque?
Sono dieci minuti che ti osservo e che vedo i tuoi lineamenti scomporsi in istrana guisa. Aspetta gli disse Abù-el-Nemr con voce sorda, A quale razza appartiene quell'uomo? È arabo. Arabo!... E si chiama? Abd-el-Kerim! Una bestemmia uscì dalle labbra dello sceicco. È lui!... esclamò. Lui!... ma lo conosci tu? Spiegati, Abù, che io non capisco assolutamente nulla. Odimi. Ahmed.
Abù-el-Nèmr, disse Fathma, con voce commossa stendendo la mano allo scièk. Non mi scorderò mai di quello che tu hai fatto per me. Fathma, rispose gravemente lo scièk senza di te io sarei a quest'ora probabilmente morto. Serberò a te eterna riconoscenza e se mai un giorno tu avessi bisogno di un uomo per proteggerti pensa ad Abù-el-Nèmr. Va ora, e che All
Una cinquantina di guerreri armati di lance, di sciabole e di mazze saltò fuori dalle macchie empiendo l'aria di urla feroci. Omar e Fathma furono pronti a levarsi afferrando le pistole e la scimitarra, ma lo scièk, invece non si mosse. La caduta, la perdita del sangue e lo sfinimento l'avevano fatto svenire. Fermi tutti! gridò l'almea. Abbiamo con noi lo scièk Abù-el-Nèmr!
In uno di essi, Notis conobbe lo scièk Abù-el-Nèmr, ma l'altro non fu capace di vederlo in volto pel motivo che volgevagli le spalle, ma si accorse che era un negro. Non monta, bisbigliò il birbante. Lo saprò più tardi chi esso sia. Zitto ora, e non perdiamo una parola. La conversazione fra lo scièk e il padrone della capanna era di gi
Allora spicciamoci. Domani mattina Abu-el-Nèmr si metter
Lasciarono i cannoni, le trincee e persino le armi per riversarsi verso il sud ripetendo il grido. Viva lo scièk Abù-el-Nemr! Fra una grande nuvola di polvere, il beduino scorse una grossa tribù di guerrieri che moveva rapidamente verso il campo colle bandiere del Mahdi spiegate. Respirò rumorosamente, liberamente, come se gli si fosse levato di dosso un gran peso.
Tu fosti la favorita di Mohammed-Ahmed. Come tu sai questo? Chi te lo disse? Lo so perchè ti vidi cento e più volte quando io era guardiano dell'harem di Mohammed-Ahmed. L'almea gettò un grido di spavento e di sorpresa e retrocesse vivamente. Chi sei?... Chi sei?... chiese ella tremando. Sono lo scièk Abù-el-Nèmr luogotenente del Mahdi, comandante gli insorti del Bahr-el-Abiad.
Grazie Abù-el-Nèmr, mormorò Fathma con voce commossa. Non credeva d'avere ancora degli amici fra i ribelli. Distendi la tua gamba ferita; io ti guarirò. Lo scièk ubbidì. L'almea esaminò accuratamente la ferita che continuava a sanguinare. Era orribile: il leone con un potente colpo d'artiglio aveva lacerato la carne fino all'osso della coscia.
Le genti del Mahdi si affolavano attorno a lui urlando sempre con crescente forza: Salute ad Abù-el-Nèmr! Il cavaliere diresse il bianco destriero verso Ahmed che si era fermato ai piedi della collina circondato dai suoi dervis e dalla sua scorta di Bagg
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