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Aggiornato: 24 giugno 2025
81 Fermava il piè ciascuno di questi segni sopra due belle imagini più basse, che con la bocca aperta facean segni che 'l canto e l'armonia lor dilettasse; e quell'atto in che son, par che disegni che l'opra e studio lor tutto lodasse le belle donne che sugli omeri hanno, se fosser quei di cu' in sembianza stanno.
Pel brivido che quei pensieri le scandevano sulle reni e sugli òmeri, Emilia si spinse allo scoglio, lo risalì, e in un accappatoio bianco dal cappuccio aguzzo stette a guardare la superficie maliarda, un po' gonfia all'orizzonte.
È lei!... è lei! gridò Agatina, e tenendo per mano il cieco entrò di nuovo nella stanza, che era ormai quasi all'oscuro. Le parve vedere un'ombra bianca dinanzi al cembalo. Era Antonietta in una vesticciola leggera, coi suoi copiosi capelli biondi sciolti sugli omeri. I vecchi erano rimasti sulla soglia. Agatina aveva trattenuto il cieco dall'andare più oltre.
Questa oramai era nel suo tredicesimo anno; diveniva sempre più alta, più pallida; i bei capelli neri le scendevano fin sotto gli ómeri. Spesso era scalza; la succinta gonnella rossa, di un vecchio percallo stinto, sfilacciato, con macchie d’erba e di ruggine, le scopriva i nodelli asciutti, esili, delle ginocchia scure.
27 Carlo avea di Sicilia avuto avviso dei duo re morti e di Sobrino preso, e ch'era stato Brandimarte ucciso; poi di Ruggiero avea non meno inteso: e ne stava col lor lieto e col viso d'aver gittato intolerabil peso, che gli fu sopra gli omeri sì greve, che star
E che farai tu? riprese una voce a lui ben cognita, mentre ei sentì persona che leggiermente lo percosse colla mano sugli omeri, e che farai? ripetè quella voce. Voi siete dappertutto, non fa meraviglia, rispose Alfredo rivolgendosi a colui che era sopravenuto; un démone vi guida.
Il sindaco, nel frattempo, sentendo il mugolío precursore della tempesta, si accinse a parlamentare co ’l Gran Nimico castellammarese. È il sindaco un picciolo dottor di legge cavaliere, tutto untuosamente ricciutello, con omeri sparsi di forfora, con chiari occhietti esercitati alle dolci simulazioni.
67 Le bellezze d'Olimpia eran di quelle che son più rare: e non la fronte sola, gli occhi e le guance e le chiome avea belle, la bocca, il naso, gli omeri e la gola; ma discendendo giù da le mammelle, le parti che solea coprir la stola, fur di tanta eccellenza, ch'anteporse a quante n'avea il mondo potean forse.
Bisogna dire che Nina aveva una rara squisitezza di maniere, un sorriso dolcissimo, uno sguardo sereno come un raggio di luna, una voce armoniosa come una parola di conforto, e una tal maniera vezzosa di appressarmisi, di pormi le mani sugli omeri e dirmi «ti voglio bene» senza dirmi nulla, che io avrei passato le ore intere a divorarmela cogli occhi.
Pur con sensi diversi or vi rimiro, O libri tanto amati a' dì primieri: Vate son io, ma spento è in me il desiro Di prostrarmi idolatra anzi agli Omeri. Se volgendo lor carte ancor sospiro, Magìa non è de' grandi lor pensieri: Più d'un libro m'è caro, e pure in esso Di rado cerco lui; cerco me stesso.
Parola Del Giorno
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