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Addio, rispose ella dolcemente, non dimenticherò giammai che vi devo la vita. Ed io mai scorderò che voleste darmi la vostra fortuna, voi stessa soprattutto.... La duchessa era commossa, agitata. Quel tempo fu un sogno, Federico.... devo pensare a mio figlio, al mio onore.... Ma ora non differite più oltre....

Non scorderò mai quelle sue rughe venerande, in cui non dirò come il secentista, che vi s'appiattassero gli amori, ma traspariva tanta e così limpida devozione, una bont

Avete ragione di ringraziare il Signore entrò a dire una anziana dal viso scarno Io invece l'ho proprio vista, e non me ne scorderò finchè vivo. È successo tutto in un lampo, veh! Ecco: io stavo a lavorare al mio solito posto, poco discosta dalla Giulia, ma con le spalle voltate. La macchina faceva un rumore di casa del diavolo. Mi pareva che non l'avesse mai fatto un fracasso così.

Oh, vorrei poterlo aiutare io nella sua fuga! esclamò Diana. Povero prigioniero! non lo scorderò mai, d'ora in avanti, nelle mie preghiere! Ella sentiva verso di lui una simpatia inesplicabile.

, signora... Il marchese divenne sempre più burbero, e la signora peggiorava tutti i giorni. Una notte vennero a chiamarmi; corsi da lei, e fui spaventata dallo stato in cui la trovai. Qual cambiamento! Mi guardò in modo da muovere a compassione i sassi. Mi pregò di chiamar il marchese, che non si era fatto vedere per tutto il giorno, avendo cose segrete da comunicargli. Venne; parve afflittissimo di vederla così malata, e parlò poco. La mia padrona gli disse che si sentiva moribonda, e desiderava parlargli senza testimoni; io uscii, e non mi dimenticherò mai l'occhiata che mi lanciò in quel momento. Allorchè rientrai, dissi al padrone di mandar a chiamare un medico, immaginando che il dolore gl'impedisse di pensarvi; la signora rispose ch'era troppo tardi: ma egli pareva non crederle, e riguardare la sua malattia come leggera. Di a poco cadde in terribili convulsioni; urlava orrendamente. Il marchese fece partire un uomo a cavallo per cercar il medico. Io restai presso la marchesa, procurando di sollevarla. In un intervallo molto doloroso mandò a cercar di nuovo il padrone: egli venne, ed io voleva ritirarmi, ma ella desiderò che non m'allontanassi. Oh! io non mi scorderò mai quella scena. Il marchese perdeva quasi la ragione; ma la signora gli parlava con tanta bont

Mai non scorderò la graziosa cantatrice del bosco; molto meno scorderò i fiori colti in riva all'Altmühl, il salottino di casa von Dobra e l'appassionata giovinetta che tanto osava per Violet. Possa ella aver incontrato un amore degno del suo generoso cuore, possa essere felice! Aveva certo un cuore fedele, un cuore che non muta, che non oblìa. Se queste pagine vedranno mai la luce, se verranno alle sue mani, sia pure in un giorno assai lontano, io so ch'ella ne avr

Non tentarmi, vattene Abd-el-Kerim, non mi scorderò mai di te... basta! Ella volse altrove la faccia e fece qualche passo. L'arabo l'afferrò per le mani e la rattenne violentemente. No, Fathma, no. Ti amo, sono tuo schiavo, fa di me quello che tu vuoi, ma non respingermi, non parlare così. L'arabo cadde per la seconda alle sue ginocchia. Una fiamma umida passò sugli occhi dell'almea,

Ma lei si disperava di non poter essere ospitale come voleva. Per fortuna trovò un poco di paglia secca, e con quest'aiuto il fumo fu vinto e la legna cominciò ad ardere. Il giovine si levò per andarsene. Non c'era altro da fare. Ti ricorderai di me qualche volta? Oh! signor dottore! Ho tanti obblighi verso di lei; non me ne scorderò finchè vivo. Egli rimase ancora.

Abù-el-Nèmr, disse Fathma, con voce commossa stendendo la mano allo scièk. Non mi scorderò mai di quello che tu hai fatto per me. Fathma, rispose gravemente lo scièk senza di te io sarei a quest'ora probabilmente morto. Serberò a te eterna riconoscenza e se mai un giorno tu avessi bisogno di un uomo per proteggerti pensa ad Abù-el-Nèmr. Va ora, e che All