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Sperongiallo, avvinto per le gambe da una fune, urlava d'altra parte: glut-glut as-glut, il che presso a poco significa: amerò.... scriverò.... farò quel che potrò. Nei maschi l'espressione del dolore suol essere più laconica. Le femmine, al dire dei più famosi naturalisti, esalano il doppio di quello che sentono. Lettera di Nasella a Sperongiallo Galbiate, 5 dicembre. Mio dolcissimo,

Ahi!... c'erano entrate appena, su Carluccio.... Ahi! m'ammazzate! urlava il poveretto, mettendo avanti un braccio per difendersi la faccia, e chiudendo gli occhi a ogni nerbata. To'.... to', assassino! seguitava il su Carluccio, con gli occhi iniettati di sangue, e con la schiuma alla bocca. Ahi!... Ahi!... mamma mia!... To'.... to'.... E zombava, e zombava, senza stancarsi.

Vico Astuti, sezione Porto. Scusi, brigadiere corresse l'altra guardia sezione Mercato. Il medico scosse la testa, nervoso. Vi ho chiesto del fatto, non del luogo. Come è andato? Spicciatevi. Il fatto del ferimento? disse il brigadiere Ecco. Io e la guardia scelta Cosentino, qui presente, passavamo pel Vico Astuti, verso le nove e un quarto. Costei urlava, in mezzo a certe femmine.

Avanti, avanti! urlava don Placido, nella notte, correndo lungo la Via della Stazione Ora ci verr

Ed il miracolo si fece. D’un tratto, nel mezzo di quel recinto macabro che pareva il cortile d’un antico spedale di lebbrosi, un uomo che stava carponi si levò furiosamente. Gettò via le coperte macchiate di sangue, si strappò gli abiti apparve seminudo; urlava.

Serena, senza scialle, con i capelli stracciati, con il volto chiazzato di lividure, per i pugni che vi si era dato, e vi si dava di continuo, con la disperazione negli occhi impietrati, veniva avanti, esclamando a scatti, con voce che non aveva più nulla dell'umano: Figlio!... figlio!... Poi urlava come una fiera. Dov'èee!... Dov'èee!... lasciatemi passare!

I masnadieri gli si fecero addosso; egli provò di schermirsi, menava calci, mordeva chiunque gli si accostava: preso, più di una volta, uscì loro di mano; i muscoli del suo volto si agitavano convulsi; urlava da spiritato, volgeva qua e l

Ma Alessio urlava subito: Lascialo ridere, mamma, lascialo ridere! Per un chicco di grano.

Piangeva piano, col volto sul braccio piegato: piangeva amaramente, senza sapere perchè. Suonò, all'improvviso, un alto grido angoscioso. La servetta apparì alla finestra, con le mani ne' capelli, con la faccia stravolta. Milia! gridò la Marangi. S'è buttata dal balcone! S'è buttata giù!... urlava Milia Ah, Madonna del Carmine! Signorina! Oh, Dio!

«È qui, è qui, urlava colui scoprendo il viso alla giovane mezza morta dalla paura. «Te lo do io il signor Giulianogridava Rocco, smesso il rammarichio con cui si era venuto lagnando come un uomo che morisse svenato; e d'uno slancio fu sopra la figliuola sbuffando feroce, e colle pugna levate.