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Agile corpo che l’adolescenza plasma e disegna in puro stil di grazia, dal nemico che logora e che strazia salvarti non potr

NER. Ai preghi del tuo consorte arrenditi; o i comandi del tuo signor rispetta. A me non puoi, neppur tu stessa, toglierti; il puote umana forza, se il mio impero pria non m'è tolto, e la vita. POPPEA Credi, a salvarti, o a piú tempo acquistar, giovar può solo il mio partir: vuoi che sforzata io parta, mentre il posso buon grado?

Che vuoi da me che mi trascini, prode fanciullo? seguitò a dire il signor Basilio balbettando. Condurti in luogo ove non ti accompagni il pubblico dileggio; così pur troppo potessi salvarti dallo sdegno del cielo! Andiamo dunque, camerata, andiamo pure, seguitò Basilio. Andiamo ah! ah! poffare! sono amico dei militari io perdinci! Ah! ah! ah!

Lo prese, continuando a guardarsi attorno per la tema di venire scoperta, e s'accorse che quel bianco era un pezzetto di carta scritta. Lo spiegò e lesse in arabo: «Ho visto e udito tutto. Ho disertato per ordine di Abd-el-Kerim e non ho altra missione che quella di salvarti. Non temere nulla: prima dei tre giorni sarai libera. «Omar».

Demone? aveva risposto con schernevole riso il traditore. Demone sarò qui sotterra, ma alla faccia del sole io sono l'ottimo signor Basilio, il ricco ed il benefico; e tu? sai chi sei tu? la condannata, la fuggitiva, l'amica di un congiurato. A me fama e vita, a te infamia e morte. Ma io voglio salvarti.... di' una parola, e ricchezze ed agi e fortuna ti dar

«Soffriinterrogava Manfredi la nobile Elena, la quale, intirizzita dal vento ghiacciato, dolorosa pel lungo dimorare in una stessa positura, e per la malattia di languore che da tempo remoto la travagliava, aveva disciolto un gemito sommesso. «Io? Pensa a salvarti, pensa a salvare i miei figli.» «Tu soffriinsiste Manfredi. «Oh non badarvi!

Gran Dio! che è successo mai?... Come sei qui e in questo stato?... Un debole sospiro uscì dalle labbra dell'almea e poco dopo aprì gli occhi e li fissò in quelli dell'amante. Dove sono? chiese ella con un filo di voce. Fra le mie braccia, al sicuro d'ogni offesa! esclamò Abd-el-Kerim che rideva e piangeva ad un tempo. Non aver paura, Fathma, sono qui io a difenderti, sono qui io a salvarti.

Lasciami!... Lasciami passare!... Domando a Dio, domando a te per tutto quanto ho sofferto, una grazia... una grazia sola: quella di poterti salvare. Va via! Alzati!... Tu non puoi impedire a me, a tua madre, di salvarti. Alzati! Va via!... Te lo impongo. Io sola, qui, ho diritto di comandare e di sacrificarmi; tu questo diritto non l'hai, tu devi ubbidire. Va!... Va! Lasciami passare!... Maria più forte di Lalla in quell'istante, l'afferrò per un braccio e dopo averla violentemente strappata dall'uscio la condusse vicino alla finestra e sta attenta, le disse concitata, indicandole Giorgio, tra poco lo vedrai... lo vedrai muoversi di l

In tanta ambascia, fra i mille tementi l'eccidio, palpitanti per i lor più cari, per le sostanze, per l'onore, non vi fu alcuno che osasse dire al popolo: O popolo, tu che hai creduto ai novelli Mosè, chiedi loro il miracolo di salvarti. Ove si ascondono eglino i tuoi Giosuè, i tuoi Gedeoni, i tuoi Jefte? ben io glieli avrei mostrati nascosti sotto le materasse e fra le botti nelle cantine.

Ella, ogni sera, aspettava il marito alzata, e don Pio se la vedeva comparire in camera quando Giorgio era uscito. Si metteva sulla poltrona accanto al letto di lui e ogni sera facevagli lo stesso fervorino: Ti rovini e ti danni con quel giornale. Le mie preghiere non basteranno a salvarti. Pensa al nome che porti, pensa all'anima tua!