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Ma invano poi sull'inquieto fianco Sonno benefico Attende mesta fino alla mattina. Oh! perchè abbrucia il suo guanciale, bianco Come la neve sopra vetta alpina? E perchè pallido Ogni più diventa il suo bel volto, Più flessüosa par quando cammina? E che le fa l'aureo crin disciolto Ad ogni zeffiro, E che le forme pure e sculturali, Se l'occhio indarno all'orizzonte è vólto?

Il Comitato Nazionale è disciolto; disciolto dopo un proclama d'insurrezione, ch'io scrissi, e che due soli de' miei colleghi firmarono. Di questo fatto io debbo pur conto al paese.

Dalla diritta tunica vermiglia emerge, quale fiamma dalla face, il volto, che un’insonne e pertinace cura protende, solca ed assottiglia. Non più di carne: d’anima è quel volto senza bellezza, senza gioventù. E pur nessuna donna al mondo più superba apparve, nel suo crin disciolto.

Poi ch’ell’ avea ’l parlar così disciolto, cominciava a cantar , che con pena da lei avrei mio intento rivolto. «Io son», cantava, «io son dolce serena, chemarinari in mezzo mar dismago; tanto son di piacere a sentir piena! Io volsi Ulisse del suo cammin vago al canto mio; e qual meco s’ausa, rado sen parte; tutto l’appago!».

Nello strano oblio che tutte le cose passate aveva sommerso, in quella specie di oscuramento che pareva aver invaso un intero strato della mia conscienza, anche il dubbio contro Giuliana, l'odioso dubbio s'era perduto, s'era disciolto. Troppo grande bisogno aveva la mia anima di cullarsi nell'illusione, di credere e di sperare. La mano santa di mia madre, accarezzando i capelli di Giuliana, aveva per me riaccesa intorno a quel capo l'aureola. Per uno di quelli abbagli sentimentali frequenti nei periodi di debolezza, vedendo le due donne respirare nel medesimo cerchio con una concordia così dolce, io le avevo confuse in una medesima irradiazione di purit

Poichè l'avevan ben riconosciuto Al pallore, agli spenti occhi divini, Ai raggio livido Che uscìa da lui, ed al suo labbro muto, E rimaser tremanti, ad occhi chini. Era il povero antico amor, perduto Da tanto tempo, d'ogni speme privo, Disciolto in l'aere!... E fûr trafitti da un rimorso acuto, L'antico amor non era ahimè! più vivo.

Anusuya corre per placare l'ira dell'uomo santo e gli si getta a' piedi; ma preghiere lagrime lo muovono interamente a pietá. Però risponde: La parola mia è irrevocabile. Ma l'incantamento creato da essa andrá disciolto affatto, allorquando lo sposo mirerá l'anello posto da lui in dito alla sposa.

Quinci a l'orror de le battaglie volto Non tralignò; pien di vigore il petto, Fortissimo di man, sul piè disciolto Non avea, fuor che d'armi, altro diletto; Ma pur d'Amore entro la rete involto All'imperio di lui si fe' soggetto, E grave piaga volentier sofferse, Ch'ammirabile donna in cor gli aperse.

Poi ch'ell' avea 'l parlar cosi` disciolto, cominciava a cantar si`, che con pena da lei avrei mio intento rivolto. <<Io son>>, cantava, <<io son dolce serena, che' marinari in mezzo mar dismago; tanto son di piacere a sentir piena! Io volsi Ulisse del suo cammin vago al canto mio; e qual meco s'ausa, rado sen parte; si` tutto l'appago!>>.

Ond’ ei rispuose: «Tu vedrai Anteo presso di qui che parla ed è disciolto, che ne porr