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Raimondo, amico mio, salvami; piet

Pieno di spavento, egli chinerá il capo innanzi a Dio; ripeterá anch'egli la nenia delle larve, e finirá esclamando: Salvami, o Signore, salvami dall'offenderti! Ma avremo, noi, lettori teologi molti?

Non può privare il mondo del suo canto. La fuga! Si getta ai piedi del cortigiano. Salvami! Poi cambia pensiero. Uccidimi! lo supplica. Nessuno osa farlo, si teme. Suicidati! Non ha coraggio. Fugge sopra un povero ronzino, seguito da quattro servi; uno solo gli è fedele, gli altri lo seguono costretti. Un servo fedele; un fenice Chi sei? Perchè non mi abbandoni tu pure?

"Kelp, ben el kelp!" proruppe una voce dietro a me che valse a rompere il fascino: onde io mi volsi, e conosciuto l'uomo, esclamai in suono di lamento: "O benedetto chi gli dice: cane e figlio di cane! O se' tu, Zabulone!" "La tua anima è in pena?" "Mi circondano le amarezze della morte; salvami, per amore del Dio di Abramo..."

Mio dio serpente, salvami, ed io offrirò in tuo onore dieci bambini appena nati e scannerò dieci vergini, che non hanno ancora conosciuto lo sposo! esclama, mentre il suo occhio guarda supplice un piccolo serpente, arrotolato al suo braccio sinistro; il suo odio, l'onnipotente, il patrono della sua tribù, che la rese sempre grande, la conservò potente, le concesse sempre grandi trionfi e l'aveva abbandonata soltanto due giorni innanzi: un dio sanguinario, che chiedeva molte vittime, bambini innocenti e vergini pure.

Mio bel Destino, salvami dall'alito orribile di torpori omicidi, che a boccate biancastre spande il Drago domando fra i suoi artigli d'oro l'incendiato topazio della stazione dai mille fuochi di faro allucinante!... Urr

Ma una voce lo riscosse: «Guido! BeatriceLa donzella stringe tremante la mano del suo amatore, che tremava come foglia sbattuta del lauro a cui si appoggiava; di repente Beatrice, come percossa da cosa che le mettesse incomportabile paura, dimentica del verginale ritegno gli si avvinghia alla vita, e favella a modo di delirante: Guido, amor mio, salvami.

Ah, salvami! gridò ella. Salvami! Egli mi uccider

Staccando alfin la mia bocca dalla tua bocca satolla, vedo oh terrore! la Notte vorace salire verso le nostre labbra... la Notte, divoratrice eterna di speranze e d'oro solare!... Un giorno!... Ecco ancora tutto un gran giorno annientato!... Salvami, bel Destino!... mio Destino che amo!... Il Torrente millenario.

OTTAV. Tu piangi?... Me dall'infamia e dai martír, deh! salva: da morte, il vedi, ogni sperarlo è vano. Salvami, deh! pietade il vuole... SENECA E quando... io pur volessi,... in brev'ora,... or... come?... Meco un ferro non ho; giunge a momenti Nerone... OTTAV. Hai teco il velen sempre: usbergo solo dei giusti in queste infami soglie. SENECA Io,... con me?...