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Que' poveri bambinelli cominciano presto a sperimentare i disagi della vita. Eppure, non vedi come sorridono? Essi scherzano infantilmente colle cinghie di quella bianca tracolla. E quella gentile fanciulletta che di tempo in tempo si volge indietro a salutarli con un bacio!... Oh beati i fanciulli! felice l'et

Il capitano del battello si avvicinò per salutarli e dire che si arrivava a Genova in meno di un'ora. Ecco Nervi! E additò la citt

Colui, che il monello ardito salutava col soprannome di Pestapepe, aveva reso più d'una volta de' piccoli servigi alla nostra fanciulla, facendo per lei qualche commissioncella all'una o all'altra bottega, portandole su fino in casa un fardelletto, una bracciata di legne e non so che altro; mancava mai di salutarli, tanto lei che Damiano, quando passavano.

Poi quella scena così spezzata, profondamente repressa, sconcertò lui pure: avrebbe voluto dire qualche parola gentile per andarsene, ma invece non trovava nemmeno come salutarli. Quando finalmente fu uscito, Bice afferrò De Nittis per l'abito mormorando con accento di terrore: Quell'uomo ci odia, l'ho sentito. Almeno non ci ama perchè siamo signori; egli rispose con un sorriso doloroso.

Al comparire dell'ignoto, un ragazzo ed un vecchio si levarono da sedere; Ramengo senza tampoco salutarli si fece al fuoco, dicendo: Che tempo del diavolo! Ho dovuto ritirarmi qua entro per non annegareIl vecchio, riponendo la coroncina e racchetando il cagnuolo, soggiungeva: Se vossignoria si contenta di ciò che v'è, è a suo piacere

Il suono delle sue trombe ci avvisò del suo avvicinarsi, e poco stante comparvero i suoi squadroni, che noi, silenziosi e nascosti, attendemmo fino alla distanza di venti passi per salutarli con una salva che li colpì nel più fitto, e riuscì micidiale, tanto da metterli in scompiglio e deciderli a dar volta a briglia sciolta!

Camminavano sopra sentieri appena tracciati sull'erba dei prati; le farfalle, gli uccelli, le piante, li guardavano attoniti, e quante creature avevano un movimento s'inchinavano a salutarli, e quante avevano una voce intonavano un inno.

I fuggitivi sentirono quel belato: ma nessuno ebbe tanta forza da aprir bocca.... Addio, santa e tranquilla casetta dell'amore! Da te ancora esce una voce per noi! E noi ritorneremo?... O travi, cui recise e inchiodò la mano del boscaiuolo nelle lucenti mattine di primavera, o travi, quanti ricordi ci sorridono nell'anima!... Due anni prima, dopo il tormentoso esulare di giorni e di notti, dopo la benedizione del romito di Malandaggio, dopo mille paure e troppe gioie, al primo giungere su quelle cime sicure, Imilda era caduta affannosissimamente nelle braccia di Ugo, aveva avuto da lui tanti baci, quant'erano stelle nel cielo, a salutarli felici, ed aveva incominciato a susurrare: Ti ricordi com'erano fiacche le corde del mio liuto?... Sai, non sento più suoni, più vedo.... Eppure la mia mamma Adelasia anche lei mi diceva di volermi bene!... Ugo, che cosa sono le stelle? Fuochi o anime che si adorano? Bisogna proprio morire per diventar stelle? Quei fuochi palpitano, quell'anime baciano, ma non hanno braccia per stringere forte forte.... Stringi!... L'edera e la quercia sono cose di questa terra, e come sono felici!... Ugo, che cosa dir