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Il sole, al tramonto, si perdeva su la marina, in lontananza, in una nebbia di fuoco e l'aria spirava fresca e profumata dalle gaggie in fiore. Lucia, ritta dinanzi al parapetto del terrazzo, rileggeva la lettera ricevuta poco prima da zia Marta. Era una lettera impressionante.

Ora, tutto il resto della signora Fanny era almeno per gli occhi e pei sensi del signor conte nella relazione di quella mano: una donnina profumata, signorile, languida, che pareva avesse la virtù di attaccare alle vesti la emanazione carnale di se stessa. Ora se una mano soltanto dava questa sensazione di piacere, che cosa avrebbe dato l'intera signora Fanny?

Un leggiero rossore colorò tosto le sue guancie, quando, avanzando verso un guéridon vicino al letto, vi scorse su un foglio piegato a foggia di lettera. L'era una lettera, infatti, all'indirizzo di lui. Il dottore la disuggellò lentamente. Il carattere era tracciato da mano calma. La carta profumata.

E non sa il rimpianto l'attesa. La terra è allegra sotto al firmamento, È puro il giorno come il suo bel viso, Par che tutto il creato sia contento, Cantan gli augelli mentre tace il vento, La terra rende al cielo il suo sorriso. Fiutano i bovi l'aura profumata, Ronzan tra i rami mille alati insetti; La pianura serena, illuminata, Vive una vita intensa e più beata,

Una sera desinavano in famiglia: marzo, per l'imposte aperte del terrazzo, metteva nella stanza una profumata tiepidezza di primavera. Parlavano dell'imminente villeggiatura. Vuoi farci un regalone? disse Striati al cavaliere Mario Furlani che gli stava seduto dirimpetto; vieni in campagna con noi. Mario dette una rapida occhiata a Serafina.

Apertosi il pacco con mani convulse da Alfredo, si videro tre astucci chiusi ed una profumata letterina, la quale apertasi, portava la firma: Zaira.

Non era lui il padrone e l'arbitro della sua vita?... E con un caratterino minuto, fermo, regolare, riempì quattro paginette di carta profumata; ma, quando fu alla firma, pensò che non c'era bisogno di firmare... la solita prudenza cominciò ad avere il sopravvento e Lalla volle rileggere la lettera.

Grazie infinite; rispose il signor Commendatore inchinandosi; che non gli pareva di poter fare di meno, in risposta a tanta cortesia profumata. A noi, ora; esclamò il gentiluomo della penna di gallo; è in ordine? ; non ho neppur da far testamento. Da dieci anni è scritto e firmato su tutte le facce. Ottima precauzione!

O mia canzone, librati Nell'aria profumata; Guarda l'immensa cerchia Della citt

Da lei, da questa pascolatrice di mandrie nelle praterie selvagge di Bartrès, dall’allucinata che mal respirava in fondo al vicolo des Petits Fossés, da lei, povera come un giglio, profumata come la preghiera, semplice come la demenza, innocente come la felicit