United States or North Korea ? Vote for the TOP Country of the Week !


OTTAV. E se pur v'ha chi me convincer possa d'infamia a schiette prove, io giá t'ho scelta, in mio pensier, Poppea; giudice sola te voglio. Il variar del cor gli affetti, tu sai qual sia delitto, e qual mercede a chi n'è rea si debba. Ma innocente io son, pur troppo, anco ai vostr'occhi. Or via, tu, che altera in tua virtú ti stai; tu, pur osi or sostener miei sguardi. NER. Che ardisci tu?

Come, tu cittadina di Ersbia e di Egeria osi parlare così!? Tu non sai come fare per parlare il linguaggio di una pudica matrona: ma non dici nulla di più tenero quando i desiderii ti tormentano? Va, Lelia, quand’anche giungesti a saper a mente Corinto, non sarai mai Lais!».

O de l'orride nubi, o de' sonori Turbini al mondo eccitator famosi, Densate nebbie, e con più cupi orrori Gli almi raggi del sol volgami ascosi: Se 'n terra ad AMEDEO gli aspri furori Destra non è, che d'interromper osi, Voi misero giorno omai spegnete, Onde il campo de' Turchi aggia quiete.

E a lui Anselmo con disdegno, mentre colla destra faceva velo agli occhi di Bianca: Uomo crudele, e osi insultarmi a questo letto, ove manda l'ultimo sospiro quella figlia che tu trafiggesti? Ah ch'io la tolga a' tuoi sguardi! son degni di fermarsi in tanta virtù; certo quest'alma immortale nel suo partire da spoglia pura ne sarebbe macchiata... Vedi, ella moriva spargendo sentimento di pace, e tu vieni a insultare l'asilo della sua quiete col veleno della tua inaudita ferit

Yole la sogguardò, e soggiunse: «Ella è così.... l'uomo s'offende al detto di quello che deve praticare col fatto. Un senso arcano e generoso, cui non sappiamo da qual parte ci venga, ne ammaestra che partecipare lo infortunio con l'amico è bene, ma la natura nol consente, chè non ne ha conformati in guisa, che il nostro più fiero nemico sia il patimento, e più possano in noi gli strazii dell'angoscia, che non le lusinghe dell'amore.... Ella è così; io voglio accusartene, o mia dolce Gismonda; il fallo proviene da più alta cosa che non sei tu. Chi è che osi contrastare al grido della natura? Noi non siamo da tanto, io vorrei da te più di quello che puoi darmi. Gismonda, mia cara Gismonda! se alcuna cosa ti ho mai fatto di grato; se la mia memoria sar

Dalle cortine del letto parato di damasco celeste uscì improvvisa la figura di una donna velata di bianco; il volto di lei era quello di un cadavere, le mani scarne, levatesi al cielo, parea supplicassero; una voce sepolcrale le uscì dal labbro. Empio che fai?... ed osi sfidare quel Dio che punisce? Il signor Basilio ed Angiolina videro l'apparizione.

NER. Chi sei, chi sei, perfida tu, che intera vaneggi Roma al tuo tornare; ed osi gridar tuo nome? Or qui, che fai? che imprendi con questo iniquo traditore? entrambi state in mia possa. Invan la plebe stolta vederti chiede. Ah! se mostrarti io deggio, spero, qual merti, almen mostrarti; estinta. OTTAV. Di me, Neron, come piú il vuoi, disponi.

, perché tu mi parli così, perché io osi interrogarti, bisogna bene che tu ti sia recisa da me, che non vi sia più legame, più ritegno, alcuna cosa intatta, alcuna cosa pura, e che al rossore della vergogna non manchi se non il sangue... Ma dimmi! Mortella. Dio guarisca i miei occhi prima di chiudermeli. Costanza. Ma è possibile questo?

Gagliarda fu l'offerta sua, ma stolta, Di tor dal mondo l'esecrato Carlo. Sempre scherniste di dolore avvolta La presaga alma mia, ma il vero io parlo: Tanto di colpa in colpa osi vi feste, Che omai l'abisso a tutti noi schiudeste».

E se degnando alle lor brame aprirti, Ottenesti da Dio che in premio a fede S'annoverasser fra i più eccelsi Spirti. Infelice quel torbo occhio che vede Ne' culti, nostri amanti e generosi Frode o stoltezza, e accorto indi si crede! Alma beata, impetra che siam osi D'amarti e benedirti infra gli scherni Degl'intelletti freddi e burbanzosi.