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Anche nelle imprese d'iniziativa straniera, nelle ferrovie inglesi, nelle officine elettriche tedesche, per tutto, entra sempre il lavoro italiano. La mano italiana con la sapienza e la pazienza del ragno tesse e ritesse la tela della ricchezza argentina, che i turbini politici ed economici lacerano via e noi sappiamo come. Ecco che cosa è il lavoro italiano!

Fu in un freddo pomeriggio di febbraio, con un cielo bianco per gli alti turbini di neve qua e l

Turbini di polvere aggressiva; acciecante fusione di zolfo, di potassa e di silicati per le vetrate dell'Ideale!... Fusione d'un nuovo globo solare che presto vedremo risplendere! Vigliacchi! gridai, voltandomi verso gli abitanti di Paralisi, ammucchiati sotto di noi, massa enorme di obici irritati, gi

Potrebbero i primi paragonarsi ai flagelli, che tratto tratto desolano un paese: guerre, turbini, contagi, poi cessano, e lo lasciano rifarsi; gli ultimi, ai miasmi che corrompono l'aria, e che, senza parere, moltiplicano vittime alla sorda, ma continuamente.

Perché una forza irresistibile di perfezionamento è nella nostra natura, e progredisce e trionfa; e, simile al fato, conduce i volenterosi, e i repugnanti strascina. Ma di chi la gloria, di chi? Amici del nostro cuore, che sudate con noi nell'altissima impresa, non lasciateci or soli frammezzo ai turbini. Ove siete, che fate?

Varia fortuna corse sulle prime il vascello il Caspio, che di Francia riconduceva il Pusterla: rovesci di pioggia, turbini di vento e tempeste furiose, più che non sogliano mettersi in quel mare, parevano quasi voler respingere gli sventurati dalla terra desiderata e funesta. Venturino, riavendosi dal nauseato stupore in cui lo aveva gettato il trabalzare del naviglio, O padre (diceva) perchè ci siamo dipartiti da quel paese? L

Guai se il destino provava con fortunosi avvenimenti quella debole natura; simile alla canna del deserto si sarebbe spezzata al primo vento che l'avvolgeva ne' suoi turbini.

Una sera, me ne ricordo, dei vecchi Soli disperati rotolarono, con gran fracasso, sotto il soffocante soffitto, tra le macerie delle nostre tristezze, come in fondo a cave di tufo abbandonate che ardessero fra turbini di polvere...

Un'ora dopo noi eravamo vecchi amici. Ciascuno di noi conosceva il passato dell'altro. Quale passato, mio Dio? Una breve ora di vita volata fra i turbini del desiderio un petalo di rosa che la nostra mano avea strappato e che il vento recava sulle sue ali. Nessuno di noi si sarebbe certamente arrestato nel suo cammino per rivolgersi un istante a contemplarne la fuga, se il timore che alcuna parte di noi rimanesse celata ai nuovi amici non ci avesse spinto a farlo in quel giorno; perocchè non si pensa allora che verr

Camminava mesta, ed i suoi occhi seguitavano il movimento delle masse vaporose che stendevansi all'orizzonte; considerava le fuggitive rondinelle, le quali, in balìa all'agitazione de' venti, ora scomparendo tra le nubi, ora aleggiando in atmosfere più tranquille, sembravano rappresentarle le afflizioni e le vicende, ond'essa era stata vittima. Aveva subìto i capricci della fortuna ed i turbini della sventura; aveva avuto qualche corto istante di calma. Ma come dare il nome di calma a ciò che non era se non la sospensione del dolore? Sfuggita ormai ai più crudeli pericoli, indipendente da' suoi tiranni, trovavasi padrona di una sostanza ragguardevole; avrebbe potuto con ragione aspettarsi di gustare la felicit