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Poi ripiglia, mugghiando più che sclamando: Avanti, se sei un prode! se sei un vile, indietro! o il mio pugno levato risponder

Fu come un lampo: il sangue gli salì in una fiamma dal cuore al cervello; la roccia sembrò mancare sotto a' suoi piedi; il lago immenso gli girava dinanzi agli occhi sibilando e mugghiando, ed egli strinse, si avvinghiò alla Baby come un disperato baciandola pazzamente sui capelli, sulle vesti, sul collo... È un vigliacco!... Mi lasci andare!

E siccome gli ufficiali nicchiavano ad obbedire, un maroso popolare sbarattò la processione, e mugghiando arrivò fin presso al carro; per la qual cosa gli ufficiali, ammiccatisi coll'occhio, trovarono giustissimo il desiderio del popolo, e bandirono ad alta voce niente star loro più a cuore quanto appagare il voto universale. Fatto pertanto scendere prestamente don Giacomo giù dal carro, e gittatagli sopra le spalle la cappa onde rimanessero coperte le ferite, lo trassero su per la cordonata nel cortile del palazzo. Quali spasimi recasse allo infelice cotesta tela, che confricando inaspriva le carni arse, non è da dire; ma egli divorava i gemiti per piet

L'Adige rigonfio, bigio, passava mugghiando: le rive apparivano scialbe, fra una luce pallida, malinconica come quell'ora trista del giorno; ma in alto verdeggiavano superbe le colline, e il forte di San Pietro splendeva rosseggiante sotto l'azzurro del cielo, irradiato fantasticamente dall'ultimo sprazzo di sole. Andrea rimase sul ponte a guardare, fermo, immobile per qualche minuto.

Era un bell'animale, d'alta taglia, tigrato, colle corna lunghe e aguzze. Appena entrato e liberato dai legami, si mise a saltellare all'impazzata pel recinto, mugghiando furiosamente e cozzando contro le palizzate. Faceva paura a vederlo colla bocca piena di bava e quegli occhi grandi, accesi, che roteavano in un cerchio sanguigno; si capiva che prima di farlo entrare, i bagg

La spada aveva forato il farsetto di cordovano come fosse di tela, e tornando rapida indietro aveva aperto la via ad uno spruzzo di sangue. Balenò un tratto il ferito, agitò con moto convulso le braccia, e mugghiando ferocemente stramazzò sul battuto. Il Picchiasodo, com'era stato il primo ad avvedersi del colpo, così fu il primo ad accorrere verso il ferito.

Diego e Cletto accorsi essi pure allo strazio del povero Fuoco, perdettero il lume della ragione, e mugghiando terribilmente si precipitarono in mezzo ai nemici. I cavalli, crivellati da palle e punture, caddero bocconi, ed i due temerari, impigliati nelle staffe, furono per loro gran malanno subito circondati. Percossi coi calci delle carabine e sforacchiati da una pioggia di colpi, Cletto e Diego penarono lunga pezza a trarsi di sotto ai morti corridori, ma appena ebbero libera la persona saltarono in piedi e alla gragnuola risposero con una fitta di botte che mai si vide la più disperata. Benchè due contro dieci, pur si difesero da eroi, e vivo sangue lor spicciava da ogni dove. Mani, coscie, reni, collo, faccia, tutto il corpo fu loro ferito, e così grondanti e sfatti incutevano spavento agli stessi assalitori. Infiacchiti e stremati, percossi senza tregua, sentirono però vacillar le ginocchia, s'accosciarono, e gi

Il cretino, ruggendo e mugghiando, la persona ed i gesti ingigantiti dalla luce rossa della fiammata, correndo qua e l

A l’opra, in lotta con l’informe creta, Ti vider questi cieli e queste valli, Del marmo e degli ignivomi metalli Sire e poeta; E gli aquiloni che da l’erme creste E dai vergini ghiacci immoti e soli Piomban, rotando in procellosi voli Per le foreste, Mugghiando a fascio ne la valle e intorno A la povera casa orribilmente, Salutarono, o Grande, il tuo fuggente Ultimo giorno.

Tutti gli occhi sbarrati interrogavano il mare, sul quale i fasci luminosi proiettati dai fari elettrici trascorrevano rapidamente come ventagli di luce, lasciando dietro di una notte più nera, mentre la nave girava lentamente, ansando e barcollando, mugghiando ed ululando come un mostro ferito.