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Non spirava un soffio d'aria, quando pervenni su quell'altura; benchè fossimo in ottobre, il sole splendeva ardente sulle nude rocce. Ma il vento del settentrione, il maestrale, come qui lo chiamano, si fa sentire sovente con forza, e la citt

Lo sguardo di Fidelia splendeva di angelica luce. Quell'anima giovane era inebbriata di felicit

La visione passò lentamente fra gli alberi e scomparve dietro il muro dei carbonai. Non la vidi che un minuto, ma ne fui abbagliato. Splendeva più del cielo!, andava cauta ma tanto leggiera che non pareva toccasse la terra. Dopo il primo stupore calai giù, passai il ponte dello Strona e, girando intorno alla collina, passai la strada di Sulzena.

Da un lato, essa era legata con le più nobili famiglie, con la più pura aristocrazia napoletana: avea aderenze e splendeva alla Corte: dall'altro lato erano i suoi vincoli con un uomo condannato per assassinio, eran le sue calunnie, le sue false delazioni, le sue perfidie, le sue intime relazioni con una donna di basso affare, la quale poteva a sua posta disporre dell'avvenire di lei.

Ed ecco un lustro sùbito trascorse da tutte parti per la gran foresta, tal che di balenar mi mise in forse. Ma perché ’l balenar, come vien, resta, e quel, durando, più e più splendeva, nel mio pensier dicea: ‘Che cosa è questa?’. E una melodia dolce correva per l’aere luminoso; onde buon zelo mi riprender l’ardimento d’Eva,

Povero amore, prima che t'incontrassi, quali diritti avevo io su di te? Come sono sciocco.... Tu dici che sei vecchia? Ma io sono, veramente, un bambino! Come un raggio di sole dopo la tempesta, un sorriso splendeva negli occhi della baronessa, ancora tutti umidi di lacrime. Che mano disgraziata egli aveva!

Intanto era calata la notte profonda, la luna piena splendeva sul più limpido cielo illuminando lo splendido anfiteatro dei monti.

Non v'avvedete che ogni mese, ogni giorno d'indugio scema d'un raggio la stella di vittoria che splendeva sulle vostre colonne armate e affascinava a seguirvi le moltitudini?

E gli scappò uno sternuto grosso, fragoroso. Era il solito di tutte le sere: era il segnale della ritirata. La brezzolina umida del terrazzo finiva sempre per infreddarlo. Andiamo! esclamò Nora dispettosamente. E senza aspettarlo, senza prendergli o dargli il braccio, si avviò sola, risoluta, imperiosa, verso la sua camera che splendeva illuminata, in mezzo al terrazzo.

Ed ecco un lustro sùbito trascorse da tutte parti per la gran foresta, tal che di balenar mi mise in forse. Ma perché ’l balenar, come vien, resta, e quel, durando, più e più splendeva, nel mio pensier dicea: ‘Che cosa è questa?’. E una melodia dolce correva per l’aere luminoso; onde buon zelo mi riprender l’ardimento d’Eva,