United States or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !


Di voi pastor s’accorse il Vangelista, quando colei che siede sopra l’acque puttaneggiar coi regi a lui fu vista; quella che con le sette teste nacque, e da le diece corna ebbe argomento, fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v’avete dio d’oro e d’argento; e che altro è da voi a l’idolatre, se non ch’elli uno, e voi ne orate cento?

Sei la sorella de i fiori, de le libellule azzurre; de l’erbe il sommesso linguaggio comprendi, e rispondi cantando. Sento un accordo sommesso fra lo stormir de le foglie, fra i brividi lunghi de l’acque, o figlia, e il tuo gaio parlare. Forse eri un giorno la felce che a l’ombra folta verdeggia; riscioglierai forse il tuo volo, o allodola, un giorno, pei cieli.

Ciò che vedesti fu perché non scuse d’aprir lo core a l’acque de la pace che da l’etterno fonte son diffuse. Non dimandai

Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto; ché de la nova terra un turbo nacque e percosse del legno il primo canto. Tre volte il girar con tutte l’acque; a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giù, com’ altrui piacque, infin che ’l mar fu sovra noi richiuso». Inferno · Canto XXVII

Largo!... Dai boschi pieni di nidi e di bisbigli, Dai cespugli di mirto, dai freschi nascondigli. Dal fecondato suol, Da l’acque azzurre dove il mite alcion sorvola Cinta di fiori sorgo

Io fragile donna con gesto d’amor ti conquido, ti strappo a la notte d’oblìo: rapito a la corsa del tempo, nel bronzo t’incido: sei bello, sei vinto, sei mio. E sento vibrar nel tuo cerchio le immense energie de l’aria, de l’acque, de l’uomo; il vento ne i boschi, su l’alpi, fra vele e sartìe di alati navigli sul dòmo

Ciò che vedesti fu perché non scuse d’aprir lo core a l’acque de la pace che da l’etterno fonte son diffuse. Non dimandai

Qui orride balze nevose donde lo sguardo specola tutto intorno per lunga distesa di terre fino alla capitale lombarda; qui balze dove l’orizzonte si stringe e l’acque rinchiuse rumoreggiano, cercandosi stentatamente una via tra i massi; qui splendida verdura di pascoli e lunga sequela di fitte boscaglie, che vanno scendendo per varia vicenda di larici, quercie, faggi e castagni, fino alle regioni del salcio e del pioppo; dappertutto rigogliosa vegetazione, imperocchè il benefico sole non dimentica alcuna parte della terra italiana.

Tutte l’acque che son di qua più monde, parrieno avere in mistura alcuna verso di quella, che nulla nasconde, avvegna che si mova bruna bruna sotto l’ombra perpetüa, che mai raggiar non lascia sole ivi luna. Coi piè ristetti e con li occhi passai di l

Scordò per essa le dolcezze semplici della vita mortale, i cieli e l’acque, il desco bianco ove si frange un pane di pace