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Il maestro Zecchini era figlio d’un ricco signore, il quale dopo di aver consumato quasi tutto l’avito censo, era morto lasciandolo povero, e con una educazione incompleta, per cui fu costretto di fare il maestro comunale per vivere.

Quindici anni si erano aggiunti alla sua vita; ed erano scomparsi, essi, le loro illusioni e le loro dolcezze, lasciandolo nuovamente solo e più vicino alla meta... Prostrato davanti alla croce che egli ora non avrebbe abbandonata mai più, si batteva il petto, e sospirando gemeva: Anima mia confessati!

Tra via non avevano avuto altra molestia che di sentirsi, ad ogni tratto, chiedere novelle dei Francesi; e il colono s'era scompagnato dal padrone in sul mezzodì, lasciandolo in Alba all'osteria chiamata un tempo dello Scudo di Francia; donde faceva conto di riporsi in via l'indimani al proprio destino.

Sembra del resto che Garibaldi stesso abbia limitato poi il suo progetto a diminuire la massa d'acqua del Tevere, lasciandolo scorrere assottigliato sotto i ponti, fra due ripe provviste di muraglioni e di banchine.

Mentr'egli parlava ognor più concitato, con l'irruenza d'un'emozione crescente, Alvise Polverari sentiva farsi sempre più forte nel suo interiore quello sgomento strano che non l'aveva più abbandonato dall'istante in cui Loreta, lasciandolo la sera innanzi, gli aveva mormorato con tanto sentimento quella frase supplice e così eloquente: "Ed ora, Alvise, siate forte ed abbiate piet

Giunse finalmente in aiuto il dottore Foresti: era stato a Milano, avea avuto un lungo colloquio con Matteo Cantasirena, e siccome si trattava adesso di dover sopprimere al duca anche le visite, non lasciandogli veder nessuno, non lasciandolo parlar con nessuno per un paio di settimane, il dottore aveva pensato di approfittarne per intraprendere una cura seria, un regime severo, di assoluta quiete, di assoluto riposo che riteneva necessario perchè il signor duca potesse rimettersi benino.

Sposata io fei giocondo il cor paterno Per un figliol d'ogni bellezza adorno: Ma, lasciandolo infante, al ciel superno L'alma del genitor fece ritorno. Pur da me non per tanto ebbe governo Tal che fregi d'onor si vide intorno; E d'ogni alma virtute apprese l'arte; Benchè più forte egli donossi a Marte.

Perchè sei così? Perchè vi amo. De Nittis sentì il soffio di questa parola passargli sul volto come una fiamma. L'emozione di prima lo riprese più subitanea e violenta, lasciandolo quasi senza forze di fronte a lei: ma siccome tardava a rispondere, Bice chiese: Mi perdonate? Andiamo, ribattè. Quindi si rimise distrattamente il cappello, quasi fossero gi

Ma finora, lasciando parlare il genio benefico, lasciandolo operare contrariamente al Male, il poeta non esprime la sua opinione personale. Il Bene si è venuto purificando: prima consisteva nel piacere, poi nel sapere, da ultimo in un amore diverso da quello dei sensi, nell'amor mistico, nell'amore del sacrifizio, nell'amore secondo il Tolstoi. Ma quando il Bene è così perfetto, quando il poeta si trova dinanzi al Bene massimo ed al Male estremo, egli osserva, come il Tolstoi e il Nietzsche, che le prosperit

La ragazza trascinata dall'esempio cominciava a corrompersi. Malgrado la propria timidezza, Giorgi quella mattina aveva protestato vedendo la moglie disporsi ad andare colla figlia in casa dell'amante ad una gozzoviglia. Che c'entri tu! era stata la risposta. Poi lo aveva percosso coll'ombrello, lasciandolo solo sebbene gli vedesse il sangue spicciare dalla fronte.