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L'azzurra luce sognante degli occhi di Anne-Marie girava per l'uditorio, poi si fermava sul viso di sua madre... E l'angelica figurina suonante sorrideva. Nancy si sforzava allora di rispondere a quel sorriso: Anne-Marie la vedeva torcere la bocca in una smorfia strana, un sorriso terrorizzato che rimaneva poi impietrito su quel viso stravolto dalla paura.

Penissimo esclamò il marchese Ernesto, sempre col giornale in mano Superlativa stoltezza... crassa ignoranza. So ist es... Così è. L'uditorio approvava. Era proprio da matti furiosi il pensarsi una cosa simile... In trenta o quaranta voler abbattere un regno... E poi, se fossero padroni loro? Gott bewahre!

Predicava ogni che il volean domo i suoi persecutor; ma: La balena dicea non teme il morsecchiar de' granchi, e Dio non vuol che l'uditorio manchi. Un fraticel piú franco non fu visto. Usa argomenti e prove non piú intese. Saltava dalla passion di Cristo ad una descrizion del mal francese.

Ma una voce più graziosa, sopra tutto più intonata della mia, rallegra l'uditorio. È la voce della signorina Virginia Berti, che arpeggiando sulla sua mandòla canta due belle canzoncine spagnuole. Anche a lei, molti applausi: i Corsennati, sicuramente, dal continuo picchiare, hanno gi

Altre voci umane si alternano sul palcoscenico, l'uditorio della platea vuol sentir tutto, e zittisce spietatamente le dee che fanno chiasso sui lati. Viva dunque la musica!

«Sussiste adunque l'insurrezione, sussiste la rovina della caserma Serristori procurata mediante lo scoppio di una mina, e di questo delitto sono convinti per le risultanze del processo Giuseppe Monti e Gaetano TognettiTerminato così il suo discorso, monsignor relatore, salutò nuovamente l'uditorio, e sedè nel suo seggio.

Frate Angelo di Cremona domenicano, che lassù predicava la quaresima nel 1556, si avventò contro gli insegnamenti e i riti riformati, talché l'uditorio malmenò la costoro cappella e il Gaddi ed altri; e il governatore della pace ordinò che esso ministro si collocasse altrove.

Entravo nei teatri senza pensarci, arrivavo in platea coll'occhio fisso e i capelli ritti, ed a mezzo d'un pezzo musicale, o d'una scena drammatica che teneva l'uditorio affascinato, urtavo dieci persone per raggiungere un conoscente, a cui domandavo con affanno: Non sai che sia avvenuta qualche disgrazia sul Monte Bianco?

L'onorevole parlava, parlava, parlava, agitando le braccia, sussultando con la persona, scotendo la testa, ingarbugliando tutto, anche la sintassi dei suoi periodi, e senza pur riuscire a riscuotere dallo sbalordimento l'uditorio, senza strappare un applauso, un bravo, un bene, un mormorìo di approvazione nei punti certamente da lui creduti d'irresistibile effetto!

E Iddio anche allora aveva ascoltato la preghiera: perchè Anne-Marie suonava grandiosamente, soavemente, senza neppur sognare che potesse aver bisogno d'aiuto! Nancy sedeva nel palco, rigida e atterrita come sempre; come sempre pietrificata di paura, aspettando che i tranquilli occhi di Anne-Marie si volgessero in giro per l'uditorio, vagando di palco in palco, in cerca di lei. Ecco!