United States or China ? Vote for the TOP Country of the Week !


Venne finalmente la grand'aria di Giselda, e qualche applauso della platea, aiutato coi gesti dal palco di Mary, che aveva voluto dai suoi visitatori quell'atto di compiacenza, permise ai servi di scena di farsi avanti coi mazzi di fiori e col vassoio d'argento, su cui era posato quel tale astuccio di gioielli che i lettori conoscono.

Io le presi tremando, come se il ferro dovesse bruciarmi le dita. Il sagrestano cavò di tasca una ventina di moccoli, che egli aveva raccolti nella chiesa acciò mi servissero per l'uso profano di illuminare la platea.

Mentre i fantocci recitano, e si sfidano enfaticamente l'un l'altro, o si commuovono nei passi teneri, accade talvolta che qualche spettatore dalla platea voglia prender parte alla rappresentazione, e getti sulla scena fra i fantocci un pezzo di legno o altra roba.

Ma nessuno si alzava ad offrir loro la propria scranna. Ma nessuno, nessuno de' sedenti si alzava per offrire ad esse la propria scranna. Lo spettacolo era giá incominciato, e nella platea del teatro di Milano v'erano donne in piedi ed uomini sdraiati su' canapé. Non seppi piú che mi pensare. Aspettai un'altra sera in cui vi avesse gran concorso al teatro: vidi lo stesso fenomeno.

Il sipario levossi e per ogni parte fu uno scappar di gambe coperte da maglie, mentre dalla platea saliva un lungo oh! di soddisfazione. La recita proseguì meravigliosamente bene. Fin dal primo atto il pubblico diede visibili segni di contentezza e frequenti applausi accolsero su la scena l'apparir dei personaggi principali.

Quando arrivò al suo palco era la una, l'ora dell'appuntamento. Lei si mise a guardare attentamente nella platea, dove si agitava una folla nera e urlante, variegata di costumi vivaci e di dominò chiari. Ballavano, saltavano, con le braccia in aria, le gambe di qua e di l

Le cucine sono in un vecchio teatro scoperto, nelle vicinanze di Portanova. Le caldaie bollono nel luogo dell’orchestra, il fumo invade il palco scenico: tra il fumo si vedono al fondo le scene raffiguranti un Castel feudale illuminato dal plenilunio. Quivi, su ’l mezzodì si raccoglie in torno a una mensa rustica la tribù dei poveri. Prima che l’ora scocchi, nella platea s’agita un brulichio multicolore di cenci e si leva un mormorio di voci roche. Alcune figure nuove appaiono tra le figure gi

La sala è disposta in tutto come quella del teatro di piazza Montanara, ma è più grande. Il contegno degli spettatori della platea che accompagnano una musica scordata pestando i piedi, fischiando, o battendo il tempo colle dita sulla spalliera dei banchi, rammenta più di una volta il pubblico del teatro di piazza Montanara.

Mascalzoni! screanzati! feccia di furfanti! Non rispettate dunque più nulla? nemmeno il Sire, che si è scomodato pei vostri grugni? Badate a voi, buone voglie, pendagli da forca! Se la va nell'orecchio all'assessore, vi manda tutti in galera senza processo. Belle cose, bravissimi! Io me ne stavo tranquillo a dire il breviario.... In cantina, interruppe una voce dalla platea.

Forte in gamba, ribattè dalle prime panche della platea un'altra voce, che fece rizzar la testa al Bello; le romperemo a te, se non ci dai Barudda e Pippía. Quelli sono amici che si può starli a sentire, perchè non hanno tante fisime, come il tuo re, che il diavolo lo porti. Guercio, un po' di pazienza! disse il Forte in gamba, senza uscire dal suo nascondiglio. La pazienza l'hanno i frati!