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Tra il e il no di valicare lo stretto , Carlo aspettò alla Catona infino allo scorcio di luglio ; e vedendo che l'assedio di Reggio era niente, corse a incalzarlo egli stesso; e il quattro agosto passò oltre ad Amendolia; il cinque alle spiagge di Bruzzano: e facea venir vittuaglie e stromenti da guerra, e par che quivi aspettasse l'esito di qualche tradimento in Sicilia , e disegnasse qualche altro assalto su la costa orientale dell'isola . Perchè tentando anco l'esca delle concessioni, forse per chiesta de' Siciliani con cui praticava, creò vicario generale in Sicilia con pien potere il conte Roberto d'Artois, fidando in esso, dice il diploma, come nella sua persona medesima, e dandogli di poter dispensare perdoni e guarentigie, che il re ad occhi chiusi confermerebbe: e pensava mandarlo in Sicilia con un grosso di genti . Questo disegno non fu recato ad effetto.

La guerra coll'Austria scoppiò. L'Italia si riunì con processo fortunato, sebbene troppo spesso umiliante, e al clero vennero ritolti la maggior parte dei possessi e dei privilegi. Roma stessa, abbandonata da Napoleone III nella caduta del secondo impero, si mutò da capitale cattolica in capitale italiana. Quindi colla legge delle Guarentigie, che il Parlamento dovette votare, appena insediato a Roma, per calmare le apprensioni del mondo cattolico sulla libert

¹ Nel «Patto di Roma», Cavallotti proponeva un prestito «garantito sul residuo patrimonio ecclesiastico, del quale eccezione fatta dei benefici parrocchiali e cioè delle rimanenti 336 mense vescovili, dei 400 capitoli cattedrali e dei 286 seminari che letificano l'Italia, sarebbe a decretarsi la conversione, esercitandosi una buona volta il diritto conferito allo Stato persino dallo stesso art. 18 della legge Bonghi sulle guarentigie.

Dalla reazione che avvenne in Sicilia dopo la ritirata di re Carlo, per opera dei più accaniti partigiani della casa d'Aragona e della rivoluzione del vespro. Dalla elezione del conte Roberto d'Artois a vicario generale in Sicilia, con pien potere di perdonare e dar guarentigie, docum. XX e XXI.

L'incontro fu qual di vittoriosi; feste, funzioni di chiesa, giuramenti di guarentigie ed amicizie eterne, e soprattutto conferma delle donazioni di Pipino, ed aggiunte fattevi probabilmente, benché non negli estesi limiti riferiti da alcuni. E quindi tornò Carlomagno dinanzi a Pavia, e la prese finalmente in maggio o giugno 774.

Ne ero certo, esclamò il duca ma è troppo giusto; voi, caro direttore, non dovete credere soltanto a me, non dovete prestare cieca fede alle mie parole. no e poi no; ci dovete veder dentro coi vostri occhi. A questo punto il Frascolini, che degli occhi ne aveva uno solo, diventò rosso visibilmente, e l'altro si accorse d'averla detta grossa; ma tuttavia al duca d'Eleda non mancava lo spirito, e tirò innanzi diritto senza interrompersi e senza nemmeno tentare di correggersi. Pregò il caro direttore a voler ritornare la sera di quello stesso giorno, alle nove. Avrebbe trovato gli altri membri della Giunta e così, dedicando al loro nuovo progetto un maturo e coscienzioso esame, egli avrebbe veduto se non fosse stato il caso, invece di combatterlo, di appoggiarlo. Borghignano, concluse poi, accompagnando l'egregio amico verso l'uscio del salotto, Borghignano attraversa un periodo molto grave. Se io fossi un egoista, dovrei desiderare una maggioranza sfavorevole. Sicuro! Ho bisogno di riposo; mia moglie sta sempre poco bene e poi... e poi sono trent'anni, capite, caro Frascolini, sono trent'anni che combatto e che sto sulla breccia!... Se ne discorreva appunto anche l'altro giorno a Torino, col duca d'Aosta. La lotta, la battaglia non mi ha mai fatto paura. Anche trent'anni fa, vedete, io ero ritenuto un clericale; e allora, anche più d'adesso, e sapete perchè? Perchè sono sempre stato l'uomo dell'ordine, della prudenza, perchè ho predicato sempre, nella Camera e fuori piano piano, chi va piano va lontano! E, infatti, ditemelo una buona volta, francamente; se non c'era una maggioranza che votasse le guarentigie, credete voi che i Governi stranieri avrebbero accettato i fatti compiuti?... No!... Oh! bravo!... Che ci sia almeno un uomo del vostro valore che mi rende giustizia. Chi ama il proprio paese, deve sacrificarsi, sfidando l'impopolarit

Contro di chi? Contro di lui per la seconda volta? Ebbene, si difenderebbe. Contro di Maria? Quest'idea turbò singolarmente Roberto, che giurò a stesso di vigilar sulla giovinetta fino all'indomani. L'indomani, poi, se Cipriano non dava serie guarentigie di allontanarsi per sempre da Valduria, la giustizia sarebbe stata informata di tutto.

egli era uomo da offrire guarentigie di mutati propositi, essi eran uomini da domandargliene.

Passato dunque il periodo più minaccioso, nel suo animo tornarono a galla le personali aspirazioni e ritornò alla Camera col proposito di nuove audacie. Protestò contro i fatti compiuti; ma poi, quando l'arcivescovo di Borghignano volle ch'egli desse un salutare esempio col rassegnare il mandato, il duca d'Eleda, benchè duca, fece orecchie da mercante, ripetendo il ritornello!. Bisogna restare sulla breccia, bisogna sacrificarsi alla causa. Rimase, e fu l'Orlando delle guarentigie. Per un momento, allora, egli ritornò in auge, e un'altra volta ebbe le sue giornate, se non di gloria, almeno di notoriet

Nell'opuscolo L'Italia aspetta, A. Bertani scriveva: «E vogliate la liberazione sociale da ogni ingerenza del clero nella pubblica istruzione. Generalizzate, vogliate, imponete la scuola comune, laica, ed avrete debellato ogni influenza della Chiesa nell'ordine civile. La legge comune basti per tutti, senza guarentigie che stabiliscano due monarchi, due qualit